Condividi

La galassia Agnelli spinge la Borsa, nel giorno di Carige

Listini europei positivi a metà giornata. Milano guida la tendenza grazie al ritorno d’interesse sulle banche. Ancora in evidenza Fca e Stm. Occhi puntati su Carige in forte rialzo. Contrastate le banche, piatta Telecom Italia in vista del Cda di lunedì

Prima metà di giornata positiva a Piazza Affari, che intorno alle 12 viaggia su un guadagno di circa lo 0,7%. In rialzo, anche se meno marcatamente rispetto a Milano, anche gli altri listini europei: registrano un guadagno di circa mezzo punto percentuale Francoforte e Parigi, idem vale per l’Eurostoxx mentre un po’ di più sale Madrid, intorno allo 0,8%. A rassicurare i mercati finanziari sono le minori tensioni sul fonte dei dazi, anche se non è tempo per cantare vittoria, perché ad esempio oggi a Piazza Affari è anche il grande giorno dell’assemblea di Carige, che a metà seduta guadagna il 3,4% a 0,009 euro per azione, in attesa che la riunione dei soci nomini il nuovo cda e dirima il duello tra le liste di Mincione e Malacalza. Raffaele Mincione, in un’intervista al Sole 24 Ore, ha detto che qualunque sarà il nuovo consiglio dovrà rispettare le indicazioni Bce che suggeriscono una fusione in tempi rapidi.

Contrastati, in generale, i titoli bancari: Unicredit è tra i migliori con +1,5%, mentre soffrono Ubi Banca e Mediolanum, in controtendenza rispetto al listino ma che limitano le perdite al di sotto del punto percentuale. L’indice italiano segna +0,85%, da +1,35% dello Stoxx europeo di settore.

A sostenere invece il Ftse Mib sono alcuni titoli industriali, in particolare Stmicroelectronics e Cnh Industrial, entrambi con guadagni superiori al 2%. Spinge anche il resto della galassia Agnelli: Fca +1,5%, Exor +1,3%. Intesa Sanpaolo +0,45%, Eni +0,25%, Generali +0,23%, Leonardo +0,57%, Tim sulla parità in attesa del Cda di lunedì, Enel +0,47%, Mediaset -0,47%.

Da segnalare il recupero di Astaldi, avviato martedì con l’annuncio della cessione della quota del 59,4% della concessione del Nuovo Ospedale di Mestre. Le azioni del gruppo sono state sospese in asta di volatilità con un rialzo teorico del 9,75% in area 1,42 euro, rispetto al +0,3% del Ftse Italia Star. Il piano di dismissioni è un punto cardine della manovra di rafforzamento patrimoniale che prevede inoltre la cessione della concessione del Terzo Ponte sul Bosforo, rallentata negli ultimi mesi dalla crisi turca e indispensabile per far partire l’aumento di capitale.

Sul fronte del rischio Italia, lo spread Btp Bund continua a scendere, in attesa della manovra che scioglierà gli ultimi dubbi sulla tenuta di deficit e debito pubblico: in mattinata è segnalato intorno ai 215 punti base, nonostante una brutta notizia sul fronte macro economico. L’Ocse infatti ha abbassato le stime sulla crescita del Pil italiano nel 2018, a +1,2% (da +1,4%), mentre ha confermato le previsioni per il 2019, per una crescita comunque debole, all’1,1%. L’aggiornamento dell’Economic Outloook vede anche un ridimensionamento della crescita globale, ora stimata al +3,7% sia nel 2018 che nel 2019. L’euro intanto si apprezza sul dollaro, risalendo a quota 1,17, mentre hanno tendenza rialzista anche i listini del petrolio, col Brent che torna ad avvicinare gli 80 dollari al barile e il WTI sopra i 71 dollari.

Tra le notizie del giorno anche l’exploit della Juventus: all’indomani della prima convincente vittoria in Champions League a Valencia (nonostante il fatto di aver giocato gran parte della partita in 10 per l’espulsione di Ronaldo), il club bianconero vive una giornata trionfale anche in Borsa. Il titolo è arrivato in mattinata a guadagnare quasi il 7%, toccando i nuovi massimi storici sopra quota 1,75 euro per azione, a ridosso degli 1,79 euro.

Commenta