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La curiosità rallenta l’invecchiamento del cervello: i consigli della scienza

Il cervello è un muscolo che deve essere tenuto costantemente sotto esercizio. Lifely.it raccoglie i consigli del neuropsicologo Giuseppe Iannoccari su come allenare la mente per rallentare l’invecchiamento.

La curiosità rallenta l’invecchiamento del cervello: i consigli della scienza

C’è un modo per rallentare l’invecchiamento del nostro cervello e, volendo, è anche più facile di quanto si possa pensare. Lifely.it raccoglie alcuni consigli del neuropsicologo e presidente di Assomesana, Giuseppe Iannoccari. 

 “La scienza ci fornisce ora informazioni che ci consentono di rallentare efficacemente l’invecchiamento cerebrale, di fermarlo o anche in alcuni casi di invertire il trend e quindi migliorare”, spiega lo studioso.

Lo Iannoccari racconta come al termine dei corsi di Ginnastica Mentale effettuati dall’Istituto sono stati riscontrati dei miglioramenti in alcune attività cerebrali che sfatano il mito del binomio invecchiamento anagrafico = invecchiamento cerebrale.

Il cervello è un muscolo, e come tutti gli altri muscoli del nostro corpo, va tenuto in forma tramite l’esercizio.

Iannoccari considera come fattore chiave per una buona forma del cervello la curiosità. “La curiosità è il motore per capire cose nuove, sperimentare nuove abilità che, una volta acquisite, aprono la strada ad altre, e così via allargando sempre più gli interessi”.

Coloro che invece si disinteressano di tutto ciò che è “nuovo” e “sconosciuto”, o magari di difficile comprensione sono destinati ad invecchiare, dal punto di vista cerebrale, molto più velocemente dei curiosi.

Il neuropsicologo consiglia anche alcuni esercizi che possono aiutare il nostro cervello a tenersi in forma: camminare per negozi, osservando una vetrina e guardando attentamente i singoli oggetti per poi cercare di ricordarli successivamente; fare il gioco della lettera per implementare il linguaggio e recuperare i nomi nella memoria; fare il gioco del gruppo allo scopo di migliorare sia il linguaggio che la semantica ( il gioco consiste nell’individuare una categoria e pensare al maggior numero di parole riconducibile ad essa.

Oltre alle “cose da fare” ci sono però anche delle cose da “non fare”. Quali? Bere troppo alcool, dormire poco, partecipare passivamente alle attività che ci si presentano quotidianamente, guardare troppa Tv.

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