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Kyoto Club e Confindustria: convegno su finanza e sviluppo sostenibile

Si apre mercoledì 22 marzo il convegno su “La finanza per il clima: opportunità per le imporese”nella sede di Confindustria a Roma. Le novità dalla riconversione dei cicli produttivi, al trasporto pubblico, a nuovi modelli di organizzazione sociale.

Kyoto Club e Confindustria: convegno su finanza e sviluppo sostenibile

Si svolgerà mercoledi 22 marzo a Roma nella sede di Confindustria in Viale dell’Astronomia – inizio ore 15.00 – l’incontro – dibattito “La Finanza per il clima: opportunità per le imprese” .

Evento particolarmente atteso nelle settimane in cui Governo e Parlamento preparano la nuova SEN, strategia energetica nazionale. L’appuntamento è promosso da Confindustria e Kyoto Club. E saranno proprio Francesco Ferrante, Vice Presidente del Kyoto Club e Claudio Andrea Gemme Presidente del Comitato Industria e Ambiente di Confindustria, ad aprire i lavori. Ricco il programma degli interventi: Francesco La Camera, Direttore Generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione europea del Ministero dell’Ambiente ; Alessandro Canta, Responsabile Area Finance and Insurance di Enel; Carlo Carraro, Direttore
International Centre for Climate Governance-ICCG e Direttore Scientifico FEEM; Davide Ciferri,  Responsabile Economico Finanziario Ufficio Studi Cassa Depositi e Prestiti; Paola Valerio, Responsabile Affari Internazionali SACE ; Massimo Gaiani, Direttore Generale per la
Mondializzazione e le Questioni Globali del Ministero degli Affari Esteri ; Manfredi Caltagirone, di CTCN – UNEP liaise; Roberto Ridolfi, Direttore per la Crescita Sostenibile e lo Sviluppo della Commissione Europea; Ludovica Soderini, Ufficio di coordinamento G7, G8, G20 del Ministero dell’Economia e delle Finanze; ,Pietro Sebastiani Direttore Generale Cooperazione allo Sviluppo Ministero degli Affari Esteri.

Alla viglia , dunque, di decisioni di forte impatto economico e sociale, dal mondo delle imprese arrivano segnali di incoraggiamento verso la sostenibilità ambientale, ma anche di discontinuità . La riduzione in atmosfera di immissioni di Co2 è obiettivo strategico, ma ben lontano da essere raggiunto nel nostro Paese. Il mondo delle imprese si dice pronto a fare la propria parte, puntando su strumenti innovativi e di facilitazione che vanno dalla riconversione dei cicli produttivi, al trasporto pubblico, a nuovi modelli di organizzazione sociale.

Significativo che le grandi company energetiche nazionali vadano nella stessa direzione, come dimostrano i loro bilanci con investimenti mirati . Il Kyoto Club insiste per una Strategia di sviluppo sostenibile che rispetti ed attui Agenda 2030, il documento approvata dall’Onu a dicembre 2015. I tavoli di confronto sono molteplici, ed è fuor di dubbio che la sfida ai cambiamenti climatici si affronta con investimenti in tecnologie, formazione, governance dei processi territoriali. Il giorno dopo l’incontro in Confindustria, tra l’altro, parte la consultazione pubblica del governo sulla proposta operativa di SEN. Entro pochi mesi il quadro generale dovrebbe essere definito per avere
meno difficoltà nel confronto con gli altri Paesi dell’Ue. Con buona pace del Presidente USA, è chiaro, che di sostenibilità ambientale non ama sentir parlare.

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