A differenza dell’Inter, complice anche una partita sulla carta più abbordabile, la Juventus di Igor Tudor non stecca il debutto nel Mondiale per Club e vince per 5-0 contro gli arabi dell’Al-Ain, offrendo una prestazione convincente al netto del valore dell’avversario. Sono bastati 10 minuti ai bianconeri per sbloccare il punteggio, grazie ad un gol di Kolo Muani, autore anche della rete del 4-0 a fine primo tempo. Dopo mezz’ora di gioco, la squadra di Tudor era già in vantaggio per 3-0 e per tutta la gara non ha corso nessun pericolo. La Juventus inizia dunque subito col piede giusto l’avventura nel Mondiale americano, dopo una stagione difficile in cui ha acciuffato la qualificazione per la prossima Champions League solo all’ultima giornata: i bianconeri comandano il girone G con 3 punti, a pari merito con l’altra big del raggruppamento, il Manchester City, che ha avuto qualche difficoltà in più per liquidare i marocchini del Wydad, finendo anche la partita in 10.
Tudor riparte da dove aveva finito
Dal punto di vista tecnico e delle scelte, Tudor ha iniziato il Mondiale esattamente come aveva finito la stagione di Serie A, e cioè facendo a meno nell’11 titolare del centravanti Dusan Vlahovic, ormai sempre più vicino alla cessione (si parla del Napoli o del Milan, ma il nodo è lo stipendio altissimo). Protagonisti invece, così come nel finale di campionato, giocatori come Kephren Thuram, Kenan Yildiz e il portiere Michele Di Gregorio, e subito in grande spolvero pure il grande colpo della finestra di mercato di gennaio, il francese vice campione del mondo Kolo Muani, che ha sfiorato la tripletta. Bene anche un ritrovato Douglas Luiz, che nel finale colpisce un palo. In attesa dei nuovi acquisti e che il mercato entri davvero nel vivo, ad incominciare dall’allenatore (rimarrà davvero Tudor o si punterà ad un grande nome?), la Juventus sembra dunque aver ritrovato una solidità ed una credibilità, al netto comunque di un avversario che in questa prima partita si è rivelato davvero inconsistente, dando al confronto il sapore di una sgambata da calcio estivo.
L’incontro con Donald Trump allo Studio Ovale
Agli occhi dei più attenti sono state sicuramente più interessanti le ore che hanno preceduto la sfida dell’Audi Field di Washington e cioè l’incontro con il presidente statunitense Donald Trump. Una delegazione della Juventus, guidata dal presidente John Elkann, dal neo dirigente Giorgio Chiellini e da una rappresentanza di giocatori tra cui chiaramente gli americani Weston Mc Kennie e Timothy Weah, è stata ricevuta nientemeno che nello Studio Ovale della Casa Bianca, proprio negli attimi in cui Trump prendeva posizione sulla guerra in corso in Medio Oriente. Il presidente Usa ha risposto alle domande dei giornalisti sull’Iran, su una situazione che ormai è al limite del conflitto mondiale, con alle spalle la squadra della Juventus in piedi: un momento iconico, palesemente inappropriato per non dire imbarazzante, ma che ha finito per “portare bene” al team bianconero. Si torna in campo domenica contro il Wydad alle 18 italiane, per blindare la qualificazione agli ottavi.