Condividi

Juve, Inter, Roma vendono: via Higuain, Godin e Florenzi

Le grandi hanno bisogno di fare cassa prima di buttarsi su nuovi acquisti – La Juve, attendendo Suarez, si libera di Higuain che va da Beckham negli Usa – L’Inter cede Godin al Cagliari – Florenzi al Psg.

Juve, Inter, Roma vendono: via Higuain, Godin e Florenzi

Lavori in corso. A una settimana esatta dall’inizio dei giochi la Serie A è ancora un cantiere aperto, con le porte decisamente girevoli. Le big nostrane infatti sono alle prese con diverse operazioni, sia in entrata che in uscita, in attesa che il tassello giusto dia il là al tanto desiderato (e per certi versi inevitabile) effetto domino. Il primo, a dire il vero, è già scattato sull’asse Torino-Miami, vale a dire con la cessione di Higuain alla squadra di cui è socio anche David Beckham. Gonzalo è sbarcato in Florida dopo aver trovato l’accordo con la Juve sulla buonuscita, quantificata in 4 milioni (il suo stipendio era di 7,5) ed è pronto a riabbracciare Matuidi, anch’egli passato dalla Signora all’Inter Miami. 

Ora i bianconeri (che ieri hanno approvato il bilancio con una perdita di 71,4 milioni) hanno finalmente liberato una preziosa casella e sono pronti a riempirla con un nuovo attaccante, identificato in primis in Luis Suarez. Il Pistolero, a sua volta in trattativa col Barcellona per liberarsi, dovrà però ottenere lo status di comunitario: per questo martedì si sottoporrà all’esame di italiano in quel di Perugia, in modo da ottenere il prezioso lasciapassare.  La Juve lo aspetta, intanto però tiene in caldo le alternative Morata, che a Torino tornerebbe di corsa e Dzeko, per quanto la sua per permanenza in giallorosso sia sempre più probabile. Movimenti frenetici anche in casa Inter, dove Marotta e Ausilio stanno anzitutto cercando di vendere per fare un po’ di cassa e liberare gli spazi necessari ai nuovi acquisti. 

La partenza imminente di Godin in direzione Cagliari (segnale che, a breve, i club riparleranno anche di Nainggolan) permetterà l’assalto a Kumbulla, da mesi sul taccuino dei nerazzurri: dovesse arrivare, ecco che il reparto, già arricchitosi di Kolarov, sarebbe al completo. Ma Conte aspetta notizie soprattutto sul fronte Vidal, il cui acquisto, per quanto vicino, non si è ancora concretizzato del tutto. Il tecnico poi sogna Kanté, operazione da almeno 50 milioni da finanziare con una cessione eccellente: il candidato numero uno è Brozovic, per cui il Monaco del suo ex ct Kovac sarebbe pronto a offrire 22 milioni. I nerazzurri vogliono di più, ma sanno bene che il croato, da solo, non porterà mai la cifra necessaria a convincere Abramovich.

Ecco perché in Inghilterra sono convinti che nell’affare possa entrare Eriksen, per quanto in Italia, al momento, non arrivano conferme. L’asse tra Serie A e Premier potrebbe poi coinvolgere anche Milik, il cui passaggio alla Roma, dopo l’infortunio di Zaniolo (e il conseguente stop alla cessione di Under), è molto a rischio. A portare via il polacco da Napoli potrebbe così essere il Tottenham di Mourinho, uscito allo scoperto con un’intervista (“voglio un attaccante, ne ho bisogno”) piuttosto esplicita. Gli azzurri, nel frattempo, hanno deciso di non convocarlo per l’amichevole col Pescara (4-0, gol di Zielinski, Ciciretti, Mertens e Petagna), nella speranza che l’operazione si sblocchi il prima possibile, come ribadito da Gattuso in conferenza stampa. Lo stesso si augurano i dirigenti del Milan sul fronte Donnarumma, arrivato ormai a soli 3 mesi e mezzo dal 2021, dunque al suo ultimo anno di contratto.

Questo significa che il portiere giocherà in rossonero fino al 30 giugno, ma potrà firmare gratis con chiunque lo voglia già dall’1 febbraio: scenario da brividi, proprio come i 10 milioni netti a stagione chiesti da Raiola (ora sono 7, considerando anche lo stipendio del fratello Antonio) per la preziosa firma. Le parti inoltre sono lontane anche sulla clausola rescissoria, che il procuratore vorrebbe piuttosto bassa (si parla di 30 milioni) a differenza di Maldini, deciso a spuntare almeno il doppio. Insomma, la questione è spinosa ma sia il Milan che Donnarumma hanno la volontà di proseguire assieme: si tratta di capire se questa, alla fine, avrà la meglio sul lato economico. Tra l’Atalanta e il Papu Gomez, per esempio, è andata esattamente così, se si considera che l’argentino, nel dire no agli arabi dell’Al-Nassr, ha rinunciato a un biennale da 8 milioni a stagione e i bergamaschi a un indennizzo di 15 milioni, non pochi per un giocatore di 32 anni.

Ma l’amore del Papu per la Dea ha finito per vincere, proprio come potrebbe accadere per la Roma e Smalling, decise a ritrovarsi dopo la fine del prestito. Dan e Ryan Friedkin, la cui presenza a Trigoria sta infiammando i tifosi, non potranno fare un mercato scoppiettante, ma sono decisi a dare a Fonseca i punti di riferimento chiesti. L’inglese è uno di quelli, Florenzi, già ceduto al Valencia nel gennaio scorso, invece no: Alessandro da ieri è ufficialmente un giocatore del Psg, seppur in prestito oneroso (500 mila euro) con diritto di riscatto (9 milioni). “È un onore essere qui con i migliori del mondo” ha dichiarato appena atterrato a Parigi, dove trova una società che ha dimostrato di stimarlo profondamente. Il contrario della Roma, che lo “scarica” per la seconda volta nel giro di 9 mesi.  

Commenta