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Juve e Inter, duello scudetto al test di Parma e Lecce

Juve e Inter devono assolutamente vincere se vogliono tenere a distanza l’arrembante Lazio e giocarsi direttamente le chances di scudetto, ma Parma e Lecce non saranno avversari facili.

Juve e Inter, duello scudetto al test di Parma e Lecce

È sempre Juventus-Inter. Le eterne rivali, in attesa dello scontro diretto dell’1 marzo, proseguono il duello a distanza per lo scudetto, anche se ormai nella corsa è entrata a tutti gli effetti anche la Lazio. Proprio il successo dei biancocelesti sulla Sampdoria mette ulteriore pressione a Sarri e Conte, costretti a battere Parma (ore 20.45) e Lecce (15) anche per tenere a distanza Inzaghi, comunque alle calcagna in virtù della gara da recuperare col Verona. Insomma, mai come oggi Juve e Inter devono vincere, anche perché le avversarie in questione sono nettamente inferiori e dunque qualsiasi risultato diverso avrebbe il sapore amaro dell’occasione sprecata. Entrambe vengono da convincenti successi in Coppa Italia, che hanno ribadito ciò che si sapeva da tempo: queste squadre hanno fame di vittorie, indipendentemente dal tipo di competizione.

Il campionato però ha dimostrato che nessuna gara può essere presa sotto gamba, tanto più che Parma e Lecce, seppur ad avversari invertiti, hanno già fatto uno scherzetto alle duellanti, peraltro nello stesso turno. “Il Parma è a un punto dall’Europa, giovedì ha fatto riposare tutti i titolari e si presenterà in buone condizioni – il monito di Sarri. – È una squadra con dei valori, con centrocampisti fisici come Kucka e Kurtic e anche giocatori bravi a sfruttare le ripartenze. Il nostro atteggiamento deve essere attento”. Proprio per questo è probabile che il tecnico non parta con il tridente pesante, per quanto lasciar fuori uno tra Dybala e Higuain, di questi tempi, non sia esattamente la cosa più facile da fare. “Mi piacciono queste difficoltà, sarebbe peggio se dovessi scegliere tra tre attaccanti mediocri – ha glissato Sarri. – L’aspetto più importante è essere equilibrati, dominare le partite ma senza rischiare”.

Questa sera insomma la Juve tornerà al 4-3-1-2 con Szczesny in porta, Cuadrado, De Ligt, Bonucci e Alex Sandro in difesa, Rabiot, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Ramsey a supporto della coppia offensiva composta da Dybala e Ronaldo. D’Aversa, in piena corsa Europa League, risponderà con il consueto 4-3-3 composto da Sepe tra i pali, Darmian, Iacoponi, Bruno Alves e Gagliolo nel reparto arretrato, Barillà, Hernani e Kurtic in mediana, Kucka, Inglese e l’osservato speciale Kulusevski (“lo aspetto a giugno, speriamo che non si metta in mostra da subito” il commento di Sarri) in attacco. La Juventus potrebbe scendere in campo momentaneamente al secondo posto, a patto che l’Inter nel pomeriggio non si faccia fermare dal Lecce.

Trasferta delicata per Conte e non solo per un Via del Mare che si preannuncia decisamente ostile (i trascorsi al Bari non sono mai stati dimenticati): i nerazzurri, dopo lo stop con l’Atalanta, non possono più permettersi passi falsi, pena rischiare di veder scappare la Juventus. “Tornare a Lecce è sempre speciale ma ora siamo avversari, alleno l’Inter e voglio vincere – ha ribadito Conte. – Di abbordabile questa gara ha poco o niente, è la prima del girone di ritorno, dobbiamo restare concentrati e mostrare la stessa voglia e determinazione di sempre. Sappiamo che loro vogliono fare punti e dobbiamo fare attenzione”. Guai a distrarsi insomma, anche se la sua Inter, sin qui, raramente ha sbagliato approccio e atteggiamento. In questi tempi di mercato però le distrazioni sono tante, soprattutto in un club attivissimo come quello nerazzurro.

Le vicende aperte sono molte (Eriksen, Giroud e il caso Politano) e il tecnico dovrà essere bravo a tenerle fuori dallo spogliatoio, altrimenti le conseguenze potrebbero essere tutt’altro che positive. “È il periodo più difficile per un allenatore perché vanno gestite tante situazioni che escono sui giornali, alcune vere, altre no – ha ribattuto Conte. – Tutto questo può portare dei virus nello spogliatoio e non è semplice, bisogna puntare sulla professionalità dei ragazzi, che sanno di giocare per una squadra senza farsi trascinare e perdere concentrazione”. Vedremo se sarà così, di certo l’Inter odierna, dopo mesi di difficoltà, potrà finalmente contare su tutta la rosa a disposizione, eccezion fatta per l’infortunato D’Ambrosio e il neo acquisto Young, quest’ultimo rimasto a Milano per questioni d’ambientamento.

Conte si affiderà così al consueto 3-5-2 con Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Candreva, Barella, Brozovic, Sensi e Biraghi a centrocampo, Lukaku e Lautaro Martinez in attacco. Liverani, ancora a caccia della prima vittoria casalinga della stagione, risponderà con il classico 4-3-1-2 con Gabriel tra i pali, Meccariello, Rossettini, Lucioni e Donati nel reparto arretrato, Deiola, Petriccione e Majer in mediana, Mancosu alle spalle di Falco e Babacar.

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