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Juve, Allegri sogna Pogba. Inter, Inzaghi blinda Lukaku. Sarri alla Lazio

Conte rinuncia al Tottenham mentre Sarri si accorda con la Lazio – Allegri e Simone Inzaghi ricostruiscono Juve e Inter – Maldini spera di trattenere Calhanoglu

Juve, Allegri sogna Pogba. Inter, Inzaghi blinda Lukaku. Sarri alla Lazio

Il valzer è terminato. Con l’arrivo di Sarri alla Lazio si completa anche l’ultimo tassello sul mercato allenatori, almeno per quanto riguarda le big. Ora, in parallelo con l’Europeo (si parte venerdì a Roma con Italia-Turchia), possono partire le danze vere, ovvero quelle relative ai calciatori. Diciamolo subito, ci sarà da divertirsi: i soldi sono pochi, ma una simile rivoluzione di panchine non può che proseguire anche sul campo. Sarà così per tutti, anche se è bene fare dei distinguo. L’Inter di Inzaghi, per esempio, andrà valutata strada facendo, perché molto dipenderà dalle cessioni. Ad oggi il partente più probabile resta Hakimi, anche perché il club ha necessità di chiudere una plusvalenza importante entro il 30 giugno, nel frattempo però procedono anche le uscite minori, tipo Joao Mario, ormai a un passo dal trasferimento a titolo definitivo allo Sporting Lisbona per 7 milioni di euro.

Il resto, come detto in precedenza, si vedrà successivamente, intanto però Inzaghi ha incassato il sì più importante, ovvero quello di Lukaku, deciso a restare anche senza Conte. Il tecnico, nella telefonata avuta qualche giorno fa, lo avrebbe convinto “promettendogli” la Scarpa d’Oro, già conquistata con Immobile nel 2020, il resto lo hanno fatto l’amore per Milano (città in cui si trova benissimo) e per l’Inter, con cui vuole provare a vincere ancora, questa volta con San Siro pieno. Anche in casa Juve sono giorni di riflessione, anche se il summit avvenuto giovedì tra Allegri, Cherubini e Nedved ha in qualche modo tracciato le linee guida. Max vorrebbe anzitutto le conferme di Dybala e Morata, legate però a situazioni molto diverse. Lo spagnolo infatti può essere riscattato dall’Atletico Madrid per una cifra già prestabilita un anno fa (che la Juve vorrebbe ritrattare al ribasso), più complicata invece la situazione dell’argentino, con cui manca ancora l’accordo per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2022.

Fino a qualche mese fa l’addio sembrava scontato, ora però, dopo il ritorno di Allegri, gli scenari sono cambiati, anche se la questione va risolta nel giro di qualche settimana. Tutto però ruota attorno a Cristiano Ronaldo, il cui futuro indirizzerà il mercato bianconero, in un senso o nell’altro. Se il portoghese, come molti indizi fanno pensare, lascerà Torino, ecco che la Signora avrà tra le mani un tesoretto importantissimo, dettato anzitutto dal risparmio sul suo pesantissimo ingaggio; in quel caso, chiaramente, sarà importante anche capire dove andrà, visto che Parigi aprirebbe a uno scambio con Icardi, mentre Manchester, sponda United, potrebbe significare il ritorno di Pogba. Esiste però anche la possibilità che CR7 decida di restare e allora i piani cambierebbero, fermo restando che Allegri sa bene che la Juve abbia bisogno di rinforzarsi soprattutto in mezzo al campo, tallone d’Achille delle ultime stagioni.

Max è consapevole che la situazione finanziaria non permette voli pindarici, ragion per cui, pur stimando Locatelli, ha fatto anche il nome di Pjanic, che riaccoglierebbe volentieri a Torino (la formula potrebbe essere quella del prestito). Nessuna indicazione invece, in un senso e nell’altro, per Donnarumma: il tecnico lo stima e non si opporrebbe certo al suo acquisto, ma non si straccerebbe certo le vesti se la Juve decidesse di confermare Szczesny e indirizzare il tesoretto in altre direzioni. Si prospetta una settimana caldissima anche in casa Milan, dove bisogna risolvere la questione Calhanoglu. Maldini e il procuratore Stipic hanno riallacciato i contatti, dunque uno spiraglio esiste ancora, ma il modus operandi sarà lo stesso di Donnarumma: l’offerta (4 milioni all’anno, bonus compresi) è quella, prendere o lasciare.

Se sarà fumata nera, il direttore rossonero proverà anzitutto a stringere su De Paul, prima scelta sia per motivi tecnici che anagrafici. L’argentino però costa molto (l’Udinese lo valuta 40 milioni), inoltre su di lui c’è anche l’Atletico Madrid, ecco perché in via Aldo Rossi tengono aperto anche il piano B, ovvero il Papu Gomez, tanto più che al Siviglia piace molto Castillejo. A proposito di rinnovi: i prossimi giorni potrebbero essere importantissimi pure sul fronte Insigne, ancora lontano dall’accordo con il Napoli. Qualcuno, approfittando dell’accordo tra Sarri e la Lazio, lo ha già accostato al club biancoceleste, ma francamente sembra difficile ipotizzare un trasferimento del genere, molto lontano dagli standard lotitiani.

Lorenzo, come tutti sanno, è legatissimo alla sua città, dunque proverà in tutti i modi a trovare l’accordo con De Laurentiis, anche se la proposta attuale (ingaggio al ribasso) non gli piace per nulla e non esclude del tutto un clamoroso addio. Non ci sarà invece il matrimonio tra Conte e il Tottenham, saltato per una differente visione sui programmi presenti e futuri. Il club londinese non può garantire un mercato al top, anzi quasi certamente perderà Harry Kane, deciso a trasferirsi laddove ci sono più possibilità di vincere. E così Antonio, già vicinissimo al Real Madrid prima che Perez virasse su Ancelotti (lì le divergenze sono state anzitutto contrattuali), resterà molto probabilmente senza panchina, in attesa di un progetto che possa, finalmente, farlo felice.

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