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Juncker: “Raddoppiare investimenti a 630 mld”

Il presidente della Commissione Ue propone all’Europarlamento di raddoppiare la capacità finanziaria del Fondo europeo per gli investimenti strategici – Ma attenzione alle politiche di bilancio: “Il patto di Stabilità non può diventare patto di flessibilità”.

Juncker: “Raddoppiare investimenti a 630 mld”

Raddoppiare a oltre 600 miliardi di euro la capacità finanziaria del Fondo europeo per gli investimenti strategici. È questa una delle proposte che oggi il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha lanciato intervenendo al Parlamento Ue di Strasburgo. Secondo l’ex Premier del Lussemburgo, infatti, serve una “agenda positiva” da adottare nei prossimi 12 mesi, che saranno un periodo “cruciale” per il futuro dell’Unione.

Stando al piano già in vigore, il Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI) dovrà mobilitare 315 miliardi di euro tra il 2015 e il 2018. Juncker ha proposto oggi di raddoppiare questa somma e di allungare la durata della vita dello strumento finanziario nato per sostenere la domanda interna e contrastare i rischi di deflazione. Fino a questo momento, l’EFSI ha mobilitato fino a 116 miliardi di euro in poco più di un anno. Il target di 630 miliardi dovrebbe essere raggiunto entro il 2022.

Quanto agli obiettivi della politica economica europea, “nonostante la creazione di 8 milioni di posti di lavoro dal 2010 ad oggi – ha continuato Juncker –, permane la diseguaglianza sociale. L’Europa non è sufficientemente sociale. Dobbiamo cambiarla”.

Al tempo stesso, però, il numero uno della Commissione Ue ha ribadito la necessità di politiche di bilancio rigorose, perché “il patto di stabilità non può diventare un patto di flessibilità, ma deve essere applicato con flessibilità intelligente per non ostacolare la crescita”.

Sul fronte digitale, la Commissione europea vuole proporre che tutti i centri cittadini europei siano dotato di libero accesso a internet entro il 2020. Sempre nel delicato campo delle telecomunicazioni, Juncker ha promesso che entro la settimana prossima presenterà un nuovo progetto legislativo che vieti tariffe straordinarie quando il proprietario di un cellulare viaggia all’estero (il cosiddetto roaming).

Per quanto riguarda i migranti, il presidente dell’Esecutivo Ue ha detto che “la solidarietà deve venire dal cuore. Non può essere imposta dall’alto. Esorto la presidenza slovacca dell’Unione a riunire i paesi membri”. In questo contesto, la Commissione ha proposto la creazione di un corpo europeo di solidarietà che permetta ai giovani del continente di intervenire, se lo vogliono, nelle grandi calamità naturali. Il nuovo organismo deve contare 120mila membri entro il 2020.

Infine, sul versante della difesa, Juncker ha confermato che la Commissione europea vuole incitare alla cooperazione rafforzata tra i paesi membri, così come previsto dai Trattati. Entro fine anno, l’esecutivo comunitario vuole creare un fondo europeo della difesa. Nel contempo, l’ex premier lussemburghese è convinto che a Bruxelles dovrebbe avere sede un quartier generale comunitario dal quale gestire in modo unitario crisi militari e calamità naturali.

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