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Jacques Attali, visione e pragmatismo: “L’Europa è rimasta sola, una difesa comune è irrinunciabile e l’Italia deve partecipare”

L’Europa deve rendersi conto che il mondo è cambiato velocemente e che ora è sola: per questo deve accelerare nella realizzazione della difesa comune europea, passo fondamentale per l’ingerazione. E’ quanto sostiene, con lungimiranza e pragmatismo, un intellettuale del rango di Jacques Attali, che non per caso il Presidente francese Francois Mitterrand scelse come suo consigliere speciale

Jacques Attali, visione e pragmatismo: “L’Europa è rimasta sola, una difesa comune è irrinunciabile e l’Italia deve partecipare”

Visione e pragmatismo: sono le caratteristiche inconfondibili di un intellettuale del rango dell’economista e storico francese Jacques Attali, he non per caso il Presidente Francois Mitterrand scelse come suo consigliere speciale. Domenica, al Salone del libro di Torino, Attali ha presentato il suo ultimo saggio, il cui titolo dice già tutto: “Conoscenza o barbarie. Storia e futuro dell’educazione”, 500 pagine con la bellezza di 20 proposte di riforma della scuola. Magari si aprisse anche in Italia un confronto culturale e politico sulla scuola, che purtroppo ha perso da decenni la sua centralità. Ma l’attualità stretta incalza e Attali non si è sottratto ai tempi più caldi con un’analisi impietosa della situazione internazionale: “Russia e Stati Uniti vogliono distruggere l’Unione europea e noi siamo soli, dobbiamo esserne consapevoli. Ecco perché serve una difesa unica europea e l’Italia può fare la sua parte con la sua industria” apprezzata su tutti i mercati internazionali. La difesa comune “sarà il prossimo passo verso l’integrazione europea”. E’ un’analisi lungimirante e pragmatica che non lascia spazio ai personalismi e alle gelosie verso il Presidente francese Emmanuel Macron, di cui Attali è stato un po’ il mentore, e che va alla sostanza dei problemi dell’oggi con l’occhio al futuro. Speriamo che anche a Palazzo Chigi lo ascoltino.

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