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Ivs in Borsa ad aprile con la Spac di Gamberale: la prima matricola 2011 di Piazza Affari

La società, leader di mercato in Italia (3° in Europa), verrà quotata in aprile grazie a Italy1, la prima Spac italiana, messa in piedi da Vito Gamberale, Roland Berger e Carlo Mammola – Ivs vanta un’invidiabile profittabilità (21% dell’esercizio 2011) – Sarà la prima matricola dell’anno: i fondi raccolti sosterranno la campagna acquisti dell’azienda

Ivs in Borsa ad aprile con la Spac di Gamberale: la prima matricola 2011 di Piazza Affari

IVS IN BORSA AD APRILE GRAZIE ALLA SPAC DI GAMBERALE

150 MILIONI PER CREARE IL LEADER EUROPEO DELLE BOBOTE

Italy 1, la prima Spac italiana messa in piedi da Vito Gamberale, Roland Berger e Carlo Mammola, quotata alla Borsa di Milano, è vicina al traguardo. Oggi, gli investitori istituzionali che hanno partecipato al veicolo, il primo in Italia, creato per effettuare una singola acquisizione, sono stati convocati in un albergo di Milano per la presentazione della “preda”: la IVS, leader di mercato in Italia (terza in Europa) nel settore dei distributori automatici di bevande.

Se i sottoscrittori daranno il loro benestare all’operazione il prossimo 12 aprile, IVS sarà automaticamente quotata presso la Borsa Italiana. Sempre nel caso che i sottoscrittori diano il via libera ai quattrini versati da Italy1, circa 150 milioni, e aderiscano alla proposta (il record date è fissato per il 29 marzo), Ivs sarà la prima matricola di Piazza Affari del 2012: a Italy 1 spetterà il 30% circa del capitale che garantirà l’accesso nel cda (3 consiglieri non esecutivi) e speciali garanzie di governance. Ivs resterà però nelle mani del management, a partire dal presidente e Ceo C. Cerea, il fondatore, e i due co-ceo. M.Paravisi e M. Trapletti, che dovranno osservare un periodo di lock up delle proprie azioni per 24 mesi.

Ivs, da quel che emerge dalla presentazione, vanta un’invidiabile profittabilità: dal 18,1% sul fatturato del 2009 al 21,% dell’esercizio 2011. A confortare le previsioni future concorrono: a) la base clienti, forte di 57 mila imprese; b) il carattere anticiclico del business (bevande calde e fredde, merendine); c) i contratti pluriennali in essere, da 3 a 7 anni. I quattrini raccolti con la quotazione non serviranno per gli investimenti, ormai completati (ultimo atto, la jv con Lavazza), quanto per sostenere la campagna acquisti. Ivs, infatti, ha realizzato circa 60 acquisizioni dal 2007 di competitors di piccole e medie dimensioni.

Ora l’obiettivo è di accelerare sia in Italia, ove l’azienda è leader di mercato con una quota di poco inferiore al 12% che in Francia e Spagna, con la volontà di consolidare l’attuale terza posizione nello scacchiere continentale. Alla scelta di Ivs, informa una nota, Italy 1 è arrivata dopo aver esaminato dal gennaio 2011 101 dossier, da cui è stata ricavata, dopo vari passaggi, una “short list” di 9 possibili bersagli.

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