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Italia, consumi elettrici ai livelli del 2004

Cala in Italia il consumo di energia elettrica, che ritorna al livello del 2004 dopo due anni di risalita dopo il picco negativo del 2009. Su base territoriale il Meridione, la Sardegna e il Nord-Ovest registrano i cali più consistenti. Crescono le rinnovabili.

Italia, consumi elettrici ai livelli del 2004

Terna rende noto che per la seconda volta in quattro anni va a picco il consumo in Italia di energia elettrica, che nel 2012 registra un calo del 2,8% con 325 miliardi di kilowattora assorbiti, stesso livello di domanda del 2004. Il calo, va detto, fu ben peggiore nel 2009, allorchè la rete registrò un minore consumo pari al 5,7% rispetto all’anno precedente. Poi ventiquattro mesi (2010 e 2011) in ripresa, e la nuova frenata nell’anno appena chiuso.

Su base territoriale, i cali più consistenti si sono registrati in Sardegna (-10,3%) e l’intero Nord-Ovest comprendente Liguria, Piemonte e la Valle d’Aosta, che insieme hanno registrato una diminuzione del 7,7%. 

La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta in gran parte (86,8%) con la produzione interna, mentre la quota rimanente dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

La produzione nazionale netta, pari a 284 miliardi di kilowattora, è diminuita del 2,3% rispetto al 2011, mentre è fortemente incrementata la produzione eolica (+34,2%) e fotovoltaica (+71,8%), a fronte di un calo dell’idroelettrico e del termoelettrico rispettivamente dell’8,2% e del 6,3%.

Quanto alla domanda, quest’ultima è risultata in calo del 3,6% rispetto al dicembre del 2011, ma il dato nasconde un calo della domanda maggiore nel Meridione (-6,1%) rispetto al Centro  (-3,1%) e al Nord (-2,5%).

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