Condividi

Italexit si allontana, la Borsa corre e scommette sulle nozze Fca-Renault

La possibilità che nasca un nuovo Governo senza la Lega tonifica la Borsa (+1,7%) che torna a scommettere anche sul rilancio delle trattative tra Fca e Renault

Italexit si allontana, la Borsa corre e scommette sulle nozze Fca-Renault

Per il momento Piazza Affari si butta alle spalle le preoccupazioni per la crisi di governo e chiude regina in Europa con un rialzo dell’1,77%, trascinata da auto, risparmio gestito e titoli industriali, senza alcuna blue chip in rosso. Le banche recuperano le perdite di ieri, sostenute da uno spread ancora in calo. Il rendimento del Btp 10 anni scende all’1,33%, mentre il differenziale con il Bund di pari durata si ferma a 201 punti base (-1,07%), dopo aver sfondato al ribasso anche quota 200. La carta italiana resta ben comprata, mentre si guarda con ottimismo alle consultazioni in atto al Quirinale, sperando in una soluzione politica che consenta di approvare almeno la manovra 2020. È stato un mezzo flop invece il collocamento tedesco del Bund trentennale: il mercato obbligazionario ha assorbito titoli per 824 milioni contro un’offerta per 2 miliardi e richieste per 869 milioni. Il rendimento medio è stato pari a -0,11%, negativo per la prima volta per questa scadenza.

La brillante performance del listino milanese si inserisce in un ritorno della propensione al rischio sia in Europa sia negli Usa. Francoforte si ferma in progresso dell’1,29%; Parigi +1,7%; Madrid +0,95%; Londra +1,17; Zurigo +0,9%. Wall Street apre intonata, con il settore retail in spolvero dopo le trimestrali di Target (+19,7%) e Lowe’s (+9,9%). Si tratta di un segnale incoraggiante che fa ben sperare per l’economia a stelle e strisce, poiché i consumatori americani sono considerati il vero motore della locomotiva Usa. Sembra allontanarsi così lo spettro della recessione, evocato la settimana scorsa dall’inversione della curva dei rendimenti dei bond degli Stati Uniti. Il faro cui si continua a guardare anche oggi inoltre è quello della Federal Reserve, nel giorno della pubblicazione dei verbali della riunione del 30 e 31 luglio quando i tassi furono tagliati per la prima volta dal dicembre del 2008. Attualmente il mercato scommette su un altro taglio per il prossimo 18 settembre e propende per una sforbiciata pari a 25 punti base piuttosto che 50. Cresce inevitabilmente anche l’attesa per l’intervento del presidente Jerome Powell, venerdì, al simposio dei banchieri centrali di Jackson Hole, con Donald Trump che riparte con il tiro al bersaglio accusando Powell si essere l’”unico problema” dell’economia a stelle e strisce, dopo averlo paragonato a un giocatore di golf incapace di andare in buca.

A dare slancio ai listini europei, fin dalla mattinata, è invece il settore auto trascinato da nuove indiscrezioni sul matrimonio ancora possibile fra Renault (+3,73% a Parigi) e Fca. La prima a beneficiarne è la casa automobilistica di origine italiana che in Piazza Affari guadagna il 3,33%.

La top ten del listino principale è composta inoltre da Prysmian +4,64%, miglior big di giornata; Finecobank +4,2%; Campari +4,1%; Exor +4,07%; Cnh +3,9; Pirelli +3,88%; Leonardo +3,28%; Moncler +3,2%; Recordati +3,13%. Fuori dal Ftse Mib, Tod’s lascia sul campo il 5,45% dopo il balzo di ieri. 

Sul fronte valutario l’euro resta inchiodato a 1,109 sul dollaro, mentre progredisce a 0,914 sulla sterlina. L’oro è in modesto regresso a 1513,55 dollari l’oncia. Procede il petrolio, con le scorte settimanali Usa inferiori alle attese. Il Brent sale a 60,7 dollari al barile (1,12%); Wti 56,27 dollari +0,25%.

Commenta