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Ita, ecco le offerte di Msc-Lufthansa e Certares-Air France-Delta: il Tesoro sceglierà a breve con chi trattare

Entro settembre si potrebbe arrivare alla firma di un memorandum con la cordata preferita dal MEF, ma non sarebbe vincolante: la parola finale spetterà al prossimo Governo

Ita, ecco le offerte di Msc-Lufthansa e Certares-Air France-Delta: il Tesoro sceglierà a breve con chi trattare

Lunedì sono state depositate al ministero dell’Economia due proposte aggiornate per l’acquisto Ita, la compagnia aerea nata dalle ceneri di Alitalia e al momento controllata dallo Stato. Le offerte arrivano da due cordate: la prima formata da Msc Group e da Lufthansa, la seconda dal fondo Certares, da Air France e dal vettore statunitense Delta. Nei prossimi giorni il Tesoro comunicherà quale delle due proposte ritiene preferibile e avvierà una trattativa in esclusiva con la cordata corrispondente. A settembre, quando ormai mancheranno pochi giorni alle elezioni politiche, il governo Draghi potrebbe siglare un memorandum d’intesa con la cordata vincente. Non si tratterebbe però di un atto vincolante: spetterà infatti al prossimo governo prendere in mano le redini della privatizzazione e decidere quindi il futuro di Ita.

La proposta Certares-Air France-Delta

Nelle proposte depositate ieri, la cordata Certares-Air France-Delta offre una “gestione congiunta” di Ita, che vorrebbe dire lasciare al Tesoro il 42% del capitale e dei diritti di voto più la possibilità di scegliere il presidente. Tuttavia, il ministero non vuole conservare una partecipazione rilevante senza che a questa sia assegnata una valutazione specifica; perciò, Certares ha attribuito alla quota pubblica un valore e soprattutto si è impegnato a rilevarla in tempi certi, in modo diretto o attraverso i suoi alleati Delta e Air France. Per il momento, la compagnia francese prenota il 9,99% del capitale di Ita. L’operazione garantirebbe in prima battuta alle casse pubbliche una cifra pari a circa 650 milioni di euro.

La proposta Msc-Lufthansa

La cordata composta da Msc e Lufthansa punta invece all’80% di Ita e mette sul piatto una cifra che, almeno nella prima fase dell’operazione, è superiore a quella dei concorrenti: si parla di circa 850 milioni di euro. Sotto il profilo della governance, Msc e Lufthansa riconoscerebbero al ministero dell’Economia il diritto di gradimento, ovvero il potere di promuovere o bocciare le nomine future alle cariche di presidente e amministratore delegato di Ita.

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