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Istat: la povertà smette di aumentare

L’anno scorso un milione e 470mila famiglie (il 5,7% delle residenti), pari a 4 milioni e 102mila persone, era in condizioni di povertà assoluta: dato sostanzialmente stabile rispetto al 2013, dopo due anni di crescita – Renzi: “L’Italia ha oggettivamente svoltato”.

Istat: la povertà smette di aumentare

Nel 2014, dopo due anni di crescita, l’indice Istat sulla povertà è rimasto sostanzialmente stabile. Lo rileva l’Istituto di statistica nel rapporto publicato oggi, in cui si precisa che un milione e 470mila famiglie (il 5,7% delle residenti), pari a 4 milioni e 102mila persone, è in condizioni di povertà assoluta. Stabili gli indici sul territorio con: 4,2% al Nord, 4,8% al Centro e 8,6% al Sud.

“L’Italia ha oggettivamente svoltato – ha commentato il premier Matteo Renzi –, ma c’è ancora tanto da fare. Se manteniamo il ritmo sulle riforme avremo dati di crescita significativi”.

Delle persone in povertà assoluta, 1 milione e 866 mila risiedono nel Mezzogiorno (il 9%) e 2 milioni 44mila sono donne (6,6%), mentre 1 milione 45 mila minori (il 10%), 857 mila hanno un’età compresa tra 18 e 34 anni (8,1%)e 590 mila sono anziani (4,5%). 

Anche l’indice di povertà relativa risulta stabile e coinvolge, nel 2014, il 10,3% delle famiglie e il 12,9% delle persone residenti, per un totale di 2 milioni 654 mila famiglie e 7 milioni 815 mila persone. 

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