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Intesa Sanpaolo Vita: su l’utile netto, balza il ramo danni

Al 30 settembre il risultato netto di Intesa Sanpaolo Vita ha registrato un rialzo del 4,7% a 553,4 milioni di euro

Intesa Sanpaolo Vita ha chiuso i primi 9 mesi del 2018 con un risultato netto in rialzo del 4,7% a 553,4 milioni di euro, mentre e gli asset under management salgono dello 0,4% a 151,9 miliardi rispetto a fine 2017 e il patrimonio netto sale dell’1,3% a 5,614,1 miliardi.

In calo la produzione Lorda Vita, scesa nei nove mesi del 7,5 a 15,54 miliardi di euro a causa, secondo quanto spiega la società, della flessione della raccolta sui prodotti unit linked offerti e dell’ampliamento dell’offerta sulle polizze tradizionali che ha portato ad un miglioramento della raccolta a 5,73 miliardi (+31%).

Le masse delle polizze unit e index linked sono cresciute del 4,5% a 68,39 miliardi, passando sul totale degli asset in gestione dal 45,2% di fine 2017 al 47% al settembre 2018.

La raccolta del ramo danni mostra un miglioramento, con i premi del business protezione pari a 362,1 milioni (+10,1%). Dopo i primi nove mesi spicca in particolare il non motor, con una crescita di oltre il 130% nei prodotti Salute e Infortuni e di oltre il 45% nei prodotti Casa e Famiglia.

“La divisione Insurance chiude i primi nove mesi del 2018 confermando una buona performance commerciale e un risultato economico di rilievo, nonostante la maggiore instabilità dei mercati finanziari. Il contributo al risultato corrente lordo del gruppo Intesa Sanpaolo  è pari all’11%”, ha dichiarato Nicola Maria Fioravanti, responsabile della divisione Insurance del gruppo Intesa Sanpaolo  e ad di Intesa Sanpaolo  Vita, “e si inquadra nella strategia del gruppo di focalizzarsi sempre più su una proposizione wealth management & protection, grazie al lavoro congiunto della divisione e delle reti del gruppo. In particolare migliora ulteriormente la performance della divisione nel ramo danni”.

Il requisito patrimoniale di solvibilità è al 207%.

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