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Intesa entra nel capitale di Materias, incubatore tech

Intesa Sanpaolo ha acquisito il 12,87% del capitale oltre a strumenti finanziari convertibili al 2024 per un ulteriore 1,57%. La società napoletana lavora in stretto contatto con le università ed è presieduta dall’ex presidente del Cnr Luigi Nicolais

Intesa entra nel capitale di Materias, incubatore tech

Intesa Sanpaolo entra nel capitale di Materias con un aumento di capitale riservato ed uno strumento finanziario convertibile. A regime la banca avrà a disposizione una quota complessiva del 14,44%. Materias è incubatole di nuove tecnologie che è stato costituito a Napoli nel 2016 “con l’obiettivo di supportare il mondo della ricerca e permettere, appunto, alle tecnologie più promettenti di superare il percorso spesso lungo e arduo che dalla fase progettuale porta alla realizzazione, all’utilizzo e infine alla commercializzazione di un prodotto o di un servizio” precisa il comunicato con il quale è stata comunicata l’operazione.

Entrando più nel dettaglio, Intesa Sanpaolo ha sottoscritto un aumento di capitale riservato per 1,75 milioni di euro, pari al 12,87% delle quote azionarie. Contemporaneamente ha inoltre sottoscritto uno strumento finanziario partecipativo convertibile al 2024 per una quota aggiuntiva dell’1,57%, a fronte di un ulteriore investimento di 250.000 euro.

Materias è presieduta dall’ex ministro e già presidente del Cnr Luigi Nicolais, è guidata dalla fondatrice e Ceo Caterina Meglio, e vede la partecipazione nella compagine societaria di importanti realtà nazionali e internazionali quali Dompé Holdings, Ibsa Farmaceutici Italia, Mpa Development e We. Alberto Dal Poz, fondatore e Ceo di Comec, presidente di Fondaco Sgr e già presidente di Federmeccanica è stato nominato consigliere di amministrazione di Materias in rappresentanza di Intesa Sanpaolo.

La startup impiegherà la nuova iniezione di liquidità per sostenere il piano industriale 2021-2025, che prevede una “crescita significativa dei ricavi, grazie soprattutto all’incremento di royalty licensing out derivanti dagli accordi recentemente conclusi o in corso di perfezionamento con alcune realtà industriali”, assicura la società.

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