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Inter vince e torna terza ma Conte è una mina vagante

Battendo il Chievo per 2-0 l’Inter rientra a pieno titolo nella zona Champions, ma l’ombra di Conte inquieta Spalletti

Inter vince e torna terza ma Conte è una mina vagante

L’Inter rimette a posto le cose. Il 2-0 sul Chievo le consente di tornare terza in classifica e, di conseguenza, di nuovo a distanza di sicurezza dalle inseguitrici. Ora per brindare alla Champions sarà sufficiente fare ancora tre punti, anche meno se Milan e Roma non facessero bottino pieno: conti che fanno sorridere e che permettono a Spalletti di tirare un bel sospiro di sollievo. La sfida di ieri, infatti, presentava più insidie di quanto non si volesse ammettere alla vigilia: il fanalino di coda Chievo giocava senza alcun tipo di pressione, l’Inter invece ne aveva a tonnellate.

In serate del genere il rischio è di farsi prendere dall’ansia, tanto più se la palla non entra, il cronometro comincia a scorrere veloce e i tifosi iniziano a mugugnare. Scenario che può portare a sorprese sgradite, un po’ come accaduto alla Lazio nel sabato di Pasqua, ma che i nerazzurri, dopo 20’ complicati, hanno scongiurato già nel primo tempo.

Decisivo un sinistro di Politano dal limite dell’area, con il giovane Semper a guardare il pallone entrare in porta dopo il tocco del palo (39’), per la gioia di un San Siro che cominciava a temere il trappolone gialloblù. La cosa più difficile, ovvero scardinare il muro eretto da Di Carlo, era dunque fatta, ora non restava che raddoppiare per mettere definitivamente al sicuro i 3 punti.

Missione, questa, rivelatasi altrettanto complicata, perché se è vero che il Chievo si è visto solo in un’occasione (destro a giro di Vignato fuori di poco), lo è anche che l’Inter ha sbagliato molto sottoporta, lasciando il risultato in bilico quasi fino alla fine. A sistemare le cose ci hanno pensato, nell’ordine, Rigoni e Perisic, il primo facendosi espellere per un fallo su Gagliardini, il secondo trovando il 2-0 nel finale (86’), riscattando così il credito con la dea bendata che lo aveva visto colpire un palo clamoroso.

Vittoria doveva essere e vittoria è stata, con tutte le conseguenze (positive s’intende) del caso. Ora la trasferta di Napoli fa molto meno paura così come l’ultima in casa con l’Empoli, tanto più che bisognerà vedere se lo stesso sarà ancora in corsa per la salvezza oppure no. L’obiettivo Champions si avvicina ma questo non basta a rasserenare Spalletti, il cui futuro, come si dice ormai da mesi, sembra comunque lontano da Milano.

“La Gazzetta dello Sport scrive la stessa cosa da due anni, evidentemente saprà qualcosa – ha sbottato il diretto interessato – In più in giro leggo cose pesanti come che sono bollito, alla frutta… Queste sono offese ben precise ma io mi difendo e invito tutta l’Inter a farlo. Marotta deve fare il bene del club, ci mancherebbe, ma nei miei confronti c’è un trattamento diverso rispetto ad altri”. Le tensioni restano, intanto però la classifica è quasi al sicuro. E questa, a conti fatti, è la cosa che più importa a tutto l’universo nerazzurro.

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