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Inter-Samp, Conte vuole riaprire la corsa scudetto

Malgrado i forfait di Sensi e Brozovic, stasera l’Inter di Conte vuole ricominciare subito la corsa allo scudetto ma la Samp di Ranieri, in piena lotta per la salvezza, non farà sconti – Ieri pari tra Toro e Parma mentre il Verona regola di misura il Cagliari di Zenga

Inter-Samp, Conte vuole riaprire la corsa scudetto

Bentornato Campionato! Con le gare di ieri (Torino-Parma 1-1, Verona-Cagliari 2-1) la Serie A ha ufficialmente riaperto i battenti e oggi è pronta a entrare davvero nel vivo. Inter-Sampdoria (ore 21.45) infatti può incidere in maniera molto importante sulla corsa scudetto, oltre che su quella salvezza: ecco perché la sfida di San Siro, con tutto il rispetto delle altre, ha sicuramente un peso maggiore. I nerazzurri di Conte, dopo la delusione di Coppa Italia, sono quelli che si giocano di più, consapevoli di dover vincere a tutti i costi per restare aggrappati al duo di testa Juventus-Lazio.

“Dobbiamo farlo per andare a meno 6 dalla prima – ha confermato Conte. – A quel punto, con altre 12 partite da giocare, il distacco non sarebbe certo abissale, vogliamo giocarci il finale del campionato al massimo, senza limiti o preclusioni. I nostri margini d’errore sono minori rispetto a chi ci sta davanti, ma ho percezioni positive e molta fiducia sia per il presente che per il futuro”. Il tecnico nerazzurro dunque non si nasconde dietro la classifica, anzi la usa come stimolo per i suoi. Una vittoria effettivamente rimetterebbe l’Inter in corsa, viceversa il distacco sarebbe troppo grosso e solo un miracolo potrebbe cambiare le cose.

Insomma, la partita odierna ha tutta l’aria di un dentro o fuori, anche perché la Sampdoria, quintultima con un solo punto su Genoa e Lecce, non può certo permettersi regali. I nerazzurri visti a Napoli, risultato a parte, hanno comunque lasciato una buona impressione, sia a livello fisico che di gioco. I problemi semmai arrivano dall’infermeria, che dopo aver riabbracciato (si fa per dire) Sensi (distrazione al bicipite femorale destro, 30-40 giorni di stop) e Vecino ha fatto lo stesso con Brozovic, anche lui alle prese con guaio muscolare che gli costerà un fermo di almeno una settimana.

Eriksen e Barella dovranno così prepararsi agli straordinari, in barba a un calendario fittissimo e a un turnover quasi fisiologico. E poi c’è l’incognita Lautaro Martinez, alle prese con una voglia di Barcellona che lo sta inevitabilmente distraendo: il Toro a Napoli è stato il peggiore in campo e l’Inter non può permettersi di perderlo ancor prima di averlo realmente ceduto (sempre che questo accada, visto che la trattativa fatica a decollare). Ad ogni modo Conte lo confermerà anche stasera, nella speranza che un gol lo aiuti a scrollarsi di dosso le tensioni di mercato, per quanto gli spalti vuoti di San Siro non possano dargli la carica di cui avrebbe bisogno.

Il 3-4-1-2 nerazzurro vedrà dunque Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Candreva, Barella, Gagliardini e Young a centrocampo, Eriksen sulla trequarti, Lautaro Martinez e Lukaku in attacco. Classico 4-4-2 anche per Ranieri, che risponderà con Audero tra i pali, Bereszynski, Yoshida, Tonelli e Murru nel reparto arretrato, Ramirez, Ekdal, Linetty e Vieira in mediana, Gabbiadini e Bonazzoli coppia offensiva.

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