Eppur si gioca. Nel mezzo del terremoto che sta scuotendo il mondo del calcio c’è un campionato che torna nel vivo, pronto a ripartire con la 32esima giornata, iniziata ieri con la vittoria della Fiorentina a Verona (2-1). In attesa di certificare il flop della Superlega, naufragata sul nascere con l’abbandono delle inglesi e dell’Inter, torniamo a occuparci del finale della Serie A, sul punto di decidere scudetto, qualificazioni in Champions e salvezza.
Sulla carta la sfida più delicata è quella di domani sera tra Napoli e Lazio, vero e proprio spareggio per il quarto posto, mentre oggi il clou è Milan-Sassuolo (ore 18.30), con i neroverdi decisi a vendicare l’onore delle piccole contro le big della Superlega. Spezia-Inter e Juventus-Parma (entrambe alle 20.45) invece non sembrerebbero poter riservare grandi sorprese, anche se nel calcio, in particolare di questi tempi, è meglio non dare nulla per scontato.
Conte, ieri in silenzio stampa, vuole chiudere al più presto il discorso scudetto anche a livello matematico, dunque proverà a riallacciare il filo della vittoria, momentaneamente interrotto in quel di Napoli, a prescindere dall’enorme vantaggio in classifica. La superiorità sullo Spezia del resto è evidente, anche se i liguri hanno già dimostrato in passato di poter creare problemi alle grandi.
Ad ogni modo il tecnico nerazzurro avrà una rosa pressoché completa e potrà schierare il 3-5-2 tipo con Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen e Perisic a centrocampo, Sanchez (favorito su Lautaro) e Lukaku in attacco. Consueto 4-3-3 anche per Italiano, che risponderà con Provedel tra i pali, Ferrer, Terzi, Ismajli e Marchizza nel reparto arretrato, Pobega, Ricci e Maggiore in mediana, Farias, Piccoli e Gyasi nel tridente offensivo.
L’Inter scenderà in campo conoscendo già il risultato del Milan, impegnato nel tardo pomeriggio contro il Sassuolo. Sfida accesa dalle parole di De Zerbi, che nella conferenza stampa della vigilia si è scagliato contro i rossoneri, rei di aver fondato (assieme alle altre) la celeberrima Superlega. “Fosse per me non andrei neanche a giocare – ha tuonato il tecnico – Se la società mi obbligherà, chiaramente, ci andrò, ma ci sono rimasto male: questa iniziativa equivale a un colpo di stato, nei contenuti e nella modalità”.
“Il club mi ha chiesto di concentrarmi solo sul lavoro e sull’obiettivo Champions, poi valuteremo cosa succederà in futuro – ha glissato Pioli – Il Milan negli ultimi anni non è mai arrivato tra le prime quattro, sarebbe un grande traguardo e significherebbe che abbiamo fatto un grande lavoro”.
La partita dunque si preannuncia tosta, anche perché i rossoneri hanno diversi giocatori in dubbio, da Ibrahimovic a Calhanoglu, passando per Hernandez e Bennacer. Il 4-2-3-1 di Pioli, a meno di qualche recupero dell’ultim’ora, vedrà così Donnarumma in porta, Calabria, Tomori, Kjaer e Dalot in difesa, Kessié e Meité a centrocampo, Saelemaekers, Leao e Krunic sulla trequarti, Rebic in attacco. Il Sassuolo, ancora privo di Caputo, risponderà con un 4-2-3-1 con Consigli tra i pali, Muldur, Marlon, Ferrari e Rogerio nel reparto arretrato, Locatelli e Obiang in mediana, Berardi, Djuricic e Boga alle spalle dell’unica punta Raspadori.
In chiave Champions, in attesa delle gare di domani (oltre a Napoli-Lazio ci sarà anche Roma-Atalanta), sarà molto importante anche Juventus-Parma, con i bianconeri costretti a vincere per non rischiare il sorpasso. “Noi siamo proiettati sul presente e dunque su questa partita – ha ribadito Pirlo, evitando così lo spinoso tema Superlega – È una gara fondamentale, soprattutto dopo la sconfitta di Bergamo, il Parma non sta attraversando un buon momento a livello di risultati ma sul campo sta facendo bene. Ritroveremo Ronaldo e penso giocherà anche Dybala, ha bisogno di ritrovare la condizione”.
Nulla da fare invece per Chiesa, fermatosi per un problema muscolare contro l’Atalanta, per il resto tutti a disposizione, consentendo così al tecnico di fare un po’ di turnover e ruotare gli uomini: il 4-4-2 bianconero vedrà Buffon in porta, Danilo, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro in difesa, Cuadrado, Arthur, Rabiot e McKennie a centrocampo, Dybala e Ronaldo in attacco. D’Aversa, ormai quasi rassegnato alla retrocessione, proverà a salvare la faccia con un 4-3-3 con Sepe tra i pali, Laurini, Bani, Osorio e Pezzella nel reparto arretrato, Grassi, Brugman e Kurtic in mediana, Man, Cornelius e Mihaila nel tridente offensivo.