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Inter-Inzaghi, aria di addio, domani l’incontro con Marotta. Juve: Comolli nuovo Dg ma Tudor resterà in panchina o no?

La disfatta in Champions ha lasciato strascichi nell’Inter e in Simone Inzaghi che medita l’addio: sarà decisivo il faccia a faccia con Marotta. Mistero allenatore anche per la Juve, anche se Tudor potrebbe essere confermato dal nuovo Direttore generale Comolli, che avrà come spalla Chiellini. Sarri torna alla Lazio

Inter-Inzaghi, aria di addio, domani l’incontro con Marotta. Juve: Comolli nuovo Dg ma Tudor resterà in panchina o no?

In questo momento di incertezze e strategie, il futuro di allenatori e dirigenti è più che mai al centro delle riflessioni. Dalla possibile separazione tra Simone Inzaghi e l’Inter, dopo una stagione fatta di alti e bassi culminata con una delusione in Champions League, all’arrivo di Comolli come nuovo Direttore Generale della Juventus, passando per il sempre più probabile ritorno di Maurizio Sarri alla Lazio, il calcio italiano sta vivendo una fase di transizione importante. Tra dubbi e certezze, i club cercano di rimettere insieme i pezzi, con l’obiettivo di rinforzarsi e tornare a competere ad alti livelli, sia in Italia che in Europa.

Inter-Inzaghi, aria di addio: domani l’incontro decisivo con Marotta

L’avventura di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter sembra essere arrivata al capolinea, dopo la pesantissima sconfitta nella finale di Champions League contro il PSG che ha lasciato strascichi difficili da superare. La debacle di Monaco ha trasformato una possibile notte di gloria in un vero e proprio incubo, con il tecnico piacentino che, a fine partita, ha fatto intendere che il suo tempo a Milano potrebbe essere finito. Non è certo una novità che i dubbi sul futuro di Inzaghi circolassero da tempo, ma la sconfitta nella gara più importante della stagione li ha acuiti maggiormente. Con l’Inter che ha sfiorato il trionfo, ma alla fine è tornata a casa a mani vuote, il mister si trova di fronte a una scelta difficile.

Da un lato, i milioni in arrivo dall’Arabia Saudita e la sensazione che il suo percorso in nerazzurro si sia esaurito, dall’altro, la possibilità di continuare alla guida della squadra che lo ha reso grande, ma con la consapevolezza che un eventuale rinnovo comporterebbe la necessità di ricostruire quasi da zero. La decisione finale arriverà domani, con l’incontro previsto tra Inzaghi e il presidente Marotta. In quell’occasione, il tecnico valuterà se proseguire con l’Inter, ascoltando anche le garanzie sul mercato che gli verranno proposte, ma l’offerta potrebbe non essere allettante quanto quella che gli è stata fatta dall’Arabia Saudita.

Se dovesse arrivare l’addio, Fabregas e De Zerbi sarebbero i nomi più chiacchierati per sostituirlo, anche se entrambi sono al momento impegnati in altri progetti. Nel mirino anche due ex come Vieira, reduce da un’ottima stagione con il Genoa, e Chivu, protagonista di una bella salvezza con il Parma.

Juventus: ufficiale Comolli, ma l’allenatore resta un mistero

In attesa di capire chi sarà l’allenatore, la Juventus annuncia l’arrivo di Damien Comolli come nuovo Direttore Generale, un colpo che segna una svolta importante per il club bianconero. Il francese entra a far parte della società portando con sé una vasta esperienza internazionale, accumulata in oltre 30 anni nei top club europei, tra cui Arsenal, Tottenham, Liverpool e, più recentemente, Tolosa, con cui ha vinto la Coppa di Francia e conquistato la promozione in Ligue 1. Comolli avrà sotto la sua ala l’Area Sportiva maschile e le Direzioni Marketing e Commerciale. A collaborare con lui ci sarà Giorgio Chiellini, che assumerà il ruolo di Director of Football Strategy, con la responsabilità di portare avanti la filosofia bianconera in ambito sportivo.

L’arrivo di Comolli inciderà anche sulle decisioni riguardanti la panchina. Igor Tudor, che ha portato la Juventus in Champions League dopo aver preso in mano la squadra in una situazione difficile, ha visto la sua posizione rafforzarsi, a maggior ragione dopo i rifiuti di Conte e Gasperini. Il tecnico croato guiderà la squadra nel Mondiale per Club in Usa, con Comolli che lo osserverà da vicino per decidere se confermarlo per la prossima stagione. In caso di separazione, le alternative sono Stefano Pioli, Roberto Mancini e Marco Silva del Fulham, quest’ultimo indicato proprio dal neo dg bianconero.

Lazio-Sarri, è fatta: accordo raggiunto, mercoledì la firma

Il grande ritorno è servito: Maurizio Sarri, di fatto, è il nuovo allenatore della Lazio. Dopo un anno e mezzo lontano dalla panchina biancoceleste, il tecnico toscano è pronto a riprendere il timone e rilanciare le ambizioni del club. Missione compiuta per il direttore sportivo Angelo Fabiani, che in Toscana ha chiuso l’accordo con il tecnico con una stretta di mano e un sorriso. Contratto biennale con opzione, 2,5 milioni di euro a stagione più bonus: mezzo milione in caso di qualificazione in Europa League, uno per il ritorno in Champions. La firma? Appuntamento a mercoledì, nella Capitale. Ma Sarri non ha detto sì solo per una questione di numeri: alla base dell’accordo c’è un’intesa forte sul mercato.

Il Comandante ha ottenuto garanzie precise sul suo coinvolgimento nelle trattative in entrata e in uscita. Insomma, sarà protagonista anche fuori dal campo. A lui il compito di raccogliere il testimone di Marco Baroni, che non è riuscito a riportare la Lazio in Europa. Ma con Sarri si volta pagina: del resto, i numeri parlano chiaro. Nella sua prima avventura sulla panchina biancoceleste, ha collezionato 137 presenze, con 65 vittorie, 30 pareggi e 42 sconfitte. Dopo un buon quinto posto all’esordio, ha guidato i suoi a un sorprendente secondo posto nella stagione 2022/23, riportando il club nell’élite europea. Il terzo anno si è interrotto bruscamente a marzo 2024, con le dimissioni e una classifica deludente (nono posto). Ora però è tutta un’altra storia: Sarri è tornato, la Lazio è pronta a ripartire, con l’obiettivo di risalire la classifica, ritrovare l’Europa e, perché no, sognare in grande.

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