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Inter e Juve: attorno a Lautaro e Icardi ruota tutto

Dalle cessioni o meno di Lautaro (al Barcellona?) e di Icardi (Psg o Juve?) dipende l’intero calciomercato di Inter e Juve – Il Milan cerca di trattenere Ibra e Donnarumma – Il Napoli medita la rivoluzione e la cessione di tre grossi calibri.

Inter e Juve: attorno a Lautaro e Icardi ruota tutto

Il tempo delle decisioni. Mentre il mondo del calcio continua il pressing sulla politica per tornare in campo entro l’estate (ieri è arrivato il via libera agli allenamenti da parte di Campania ed Emilia Romagna), i direttori sportivi proseguono la caccia agli acquisti, nel tentativo di trasformare l’emergenza attuale in opportunità di mercato. I soldi saranno meno, su questo non c’è dubbio, ma proprio per questo emergeranno le capacità dei dirigenti, nel bene e nel male. L’incertezza sui tempi blocca le operazioni ma non certo i contatti: quelli invece sono frequenti e riguardano tutte le big, nessuna esclusa. L’intreccio da copertina riguarda l’Inter, dunque Icardi e Lautaro Martinez. Dal loro destino passeranno molte delle scelte di Marotta, il tutto senza dimenticare Nainggolan e Perisic, gli altri grandi nerazzurri in bilico. 

Nei giorni scorsi l’interesse del Barça sull’argentino sembrava un po’ scemato, se non altro perché i 110 milioni della clausola rescissoria, alla luce della crisi economica, sono diventati un ostacolo piuttosto alto, poi però ecco le parole dell’allenatore Setien, a confermare il gradimento per l’attaccante (“a noi i grandi giocatori come lui interessano sempre”), ma anche il peso di Messi sulla trattativa (“giocare con lui può essere un fattore”). Di certo l’Inter non incatenerà il Toro ad Appiano Gentile, ma neanche si prostrerà per favorirne la cessione: i 110 milioni, al limite, possono scendere a 90 ma solo con l’inserimento di una (e non di più) contropartita tecnica di valore. Parallelamente poi bisognerà capire cosa fare con Icardi, il cui riscatto da parte del Psg appare quantomeno in bilico.

C’è sempre la possibilità che i francesi lo prendano per poi girarlo alla Juventus (in quel caso però dovrebbero versare 85 milioni e non 70), ma anche che lo rispediscano al mittente, creando così un bel problema a Marotta, già costretto a fare i conti con i rientri di Perisic (probabile) e Nainggolan (sicuro). Il Ninja potrebbe però servire nella trattativa per Chiesa, anche se l’ingaggio monstre (4,5 milioni fino al 2022) spaventa la Fiorentina: la vicenda, comunque, è tutta da seguire, perché il feeling tra i nerazzurri e il figlio d’arte viola è ormai alla luce del sole. Federico piaceva molto anche alla Juve, poi però Paratici ha scelto di virare su Kulusevski, primo tassello della Signora che verrà. Gli altri sono in divenire, ma è evidente che il ds bianconero abbia due priorità: un attaccante per sostituire Higuain (anche se il padre continua a ribadire come il Pipita non voglia muoversi fino al 2021) e un centrocampista a cui affidare le chiavi della squadra. 

Per il primo, oltre al già citato Icardi, si fanno i nomi di Milik del Napoli e di Zapata dell’Atalanta, anche se non vanno escluse sorprese come Haaland (ma su di lui c’è il Real Madrid), Cavani (il cui procuratore ha già parlato con l’Inter) e Werner (in cima alla lista di Klopp per il suo Liverpool). Anche sul regista poche certezze, tranne che non sarà Pjanic: il bosniaco, poco adatto al calcio di Sarri, verrà ceduto a una tra Chelsea, Psg e Barcellona. È evidente che Paratici lo userà come merce di scambio, visto che nei club in questione ci sono tre prospetti graditi come Jorginho, Icardi e Arthur (che però ha detto chiaramente di voler restare in blaugrana). Più avanti invece si capirà se ci sarà spazio pure per un altro colpo come Pogba (in scadenza nel 2021 e in rotta con il Manchester United) o Milinkovic-Savic, ma è bene ribadire come le priorità siano altre. Giorni caldi anche in casa Napoli, dove si aspetta di capire quali saranno le scelte di Mertens, Allan e Koulibaly.

La sensazione è che gli azzurri possano anche optare per una rivoluzione, il che aprirebbe scenari molto interessanti soprattutto a livello economico. Dal punto di vista tecnico invece sarebbe difficile sostituire tre pezzi da 90 come questi, anche se il problema, com’è ovvio che sia, spaventa più Gattuso che De Laurentiis. Momenti di riflessione pure in casa Milan, dove l’incertezza continua a regnare sovrana. A traballare è anzitutto la posizione di Maldini, seguito a cascata da Pioli, Ibrahimovic e Donnarumma: tutti legati a doppio filo nelle mani di Gazidis, il vero deus ex machina del club. Una conferma in blocco appare molto difficile, nonostante dalla Germania arrivino notizie discordanti su Rangnick: la sensazione però è che la scelta sia stata fatta e che il silenzio sia solo la conseguenza della vicenda Boban, i cui strascichi si trascineranno in tribunale. 

Ad ogni modo una piccola fiammella su Ibrahimovic resta accesa almeno fino al suo rientro in Italia, mentre su Donnarumma c’è in atto un tentativo di rinnovo, assolutamente vitale ai fini della sua permanenza. Gazidis sta tentando un mini-prolungamento fino al 2022 che sposterebbe il problema di un anno, permettendogli però di mantenere alto l’ingaggio senza appesantire i bilanci del club. Il tutto in attesa di novità su un possibile nuovo acquirente, vero (per non dire unico) grande obiettivo di Elliot. 

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