L’Inter c’è. Se il campionato aspettava un segnale dai nerazzurri dopo i successi di Napoli, Juventus e Roma, è arrivato forte e chiaro. Il 5-0 sul Torino, al netto della partitaccia granata, è una prova d’autorità decisamente importante, tanto più che l’avversario, almeno sulla carta, non è certo di terza classe. L’Inter merita elogi e con lei Chivu: in molti lo aspettavano al varco, invece il tecnico ha mandato in campo una squadra già ben delineata, trascinata dalla Thu-la (gol per entrambi), da un grande Bastoni e da un Sucic scintillante. Per sbilanciarsi sulla reale consistenza dei nerazzurri serviranno test più probanti, intanto però il Napoli è avvisato, e con anche il resto della Serie A.
Inter – Torino 5-0: Chivu rifila una manita a Baroni con Bastoni, Thuram (doppietta), Lautaro e Bonny
Debutto da urlo per l’Inter di Chivu, che manda un segnale fortissimo al campionato rifilando al Torino un 5-0 senza appello. A San Siro non c’è partita: i nerazzurri rispondono con autorità ai successi di Juve, Napoli e Roma e lo fanno nel modo più convincente possibile, con una prova di forza totale che racconta tutta la voglia di riprendersi lo scudetto lasciato a maggio. Fin dai primi minuti la squadra di Chivu mostra idee chiare, ritmo altissimo e pressing feroce.
L’avvio è un assedio con Dimarco e Thuram subito pericolosi e il gol che sblocca la serata arriva al 18’: corner di Barella, stacco perfetto di Bastoni e palla sul secondo palo. Il Torino di Baroni prova a reagire affidandosi a Ngonge, l’unico a creare qualche grattacapo, ma i padroni di casa hanno un altro passo e al 36’ raddoppiano: Sucic recupera palla al limite e inventa l’assist per Thuram, che con un destro a incrociare firma il 2-0.
Nel finale di tempo Israel tiene a galla i suoi con due grandi interventi su Acerbi e sullo stesso Sucic, evitando un passivo ancora più pesante all’intervallo. Nella ripresa, però, il Toro si scioglie del tutto e l’Inter dilaga. Dopo pochi minuti arriva la frittata: retropassaggio sbagliato di Gineitis, Lautaro è il più rapido ad avventarsi sul pallone e a segnare il 3-0 in scivolata. Sommer blinda la porta con una parata provvidenziale su Aboukhlal, ma è solo un episodio isolato. I nerazzurri, infatti, continuano a spingere e al 61’ calano il poker con Thuram che, servito da un cross preciso di Bastoni, svetta in cielo e mette dentro di testa. San Siro esplode, il francese si prende la scena e la squadra di Chivu vola sulle ali dell’entusiasmo. Il Torino ormai non c’è più e al 72’ commette l’ennesimo errore in uscita: Bonny ringrazia e firma la sua prima rete ufficiale con la maglia nerazzurra, chiudendo il conto sul 5-0. Applausi scroscianti da tutto lo stadio per una squadra che domina dall’inizio alla fine e che sembra già pronta per recitare un ruolo da protagonista assoluta. Chivu si gode una serata perfetta al debutto, Thuram e Lautaro si confermano trascinatori, la difesa non concede nulla e la manita manda un messaggio inequivocabile: l’Inter c’è e vuole lo scudetto.
Chivu: “Sono molto felice, i ragazzi si sono lasciati il passato alle spalle”
“Abbiamo lavorato per presentarci nella migliore condizione – ha esultato Chivu -. I ragazzi hanno risposto alla grande, lasciando alle spalle il passato, la parte negativa della stagione scorsa. È stata una prova di maturità, di intensità, di aggressività, sono molto felice e contento per loro. Sin dal primo giorno si sono calati subito nella nuova realtà, hanno accettato i carichi di lavoro senza lamentarsi, i doppi allenamenti… Hanno lavorato a testa bassa e ci siamo presentati in condizioni abbastanza buone. Le emozioni sono giuste perché mi tolgono i pensieri, funzionava anche da giocatore. Tornare in uno stadio come San Siro da allenatore in una squadra in cui ho scritto pezzi importanti di storia… ma non guardo al passato, mi concentro sul presente perché ho una bella e grossa responsabilità. Il mercato? Ora sono un po’ scarico e vuoto, vorrei parlare solo della partita. Manca ancora qualche giorno, avremo tempo per discutere…”.