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Industria italiana arretra: a ottobre prima contrazione da 2 anni

Lo certifica l’indice Pmi manifatturiero elaborato da Markit, sceso a livelli che non si vedevano da agosto 2016 – Peggiora anche il resto dell’Eurozona, che però rimane in fase di espansione

Industria italiana arretra: a ottobre prima contrazione da 2 anni

Per la prima volta in oltre due anni la manifattura italiana non cresce più e si contrare sotto i 50 punti. A ottobre l’Indice Pmi elaborato da Markit è sceso a 49,2, sotto la soglia dei 50 punti, che marca il confine fra crescita e peggioramento. Non accadeva da agosto 2016. A settembre era a 50.

“A causa della forte riduzione dei nuovi ordini, responsabile dell’ennesimo declino della produzione, peggiorano ad ottobre le condizioni operative del settore manifatturiero. In aggiunta al crollo dei nuovi ordini, anche le esportazioni si sono spostate in territorio negativo”, spiega Markit.

Sempre ad ottobre l’indice relativo all’Eurozona è sceso per il terzo mese consecutivo, attestandosi a 52, in sensibile calo rispetto al 53,2 di settembre. Ad ottobre, si legge nella nota, la crescita manifatturiera è crollata “al valore più basso in 26 mesi” e si è registrato un “crollo dei nuovi ordini dovuto alla prima contrazione delle esportazioni in quasi cinque anni e mezzo”.

Infine, ad ottobre, l’ottimismo delle imprese è “sprofondato al livello più basso dalla fine del 2012” e le imprese manifatturiere “hanno espresso diffuse preoccupazioni circa gli sviluppi delle politiche protezionistiche sul commercio globale, sulle possibili tariffe più alte e sulle attuali incertezze politiche.

Peggiorano anche le condizioni dell’industria tedesca. Il mese scorso l’indice della Germania è sceso per il terzo mese consecutivo, attestandosi a 52,2 dal 53,7 di settembre. “L’aumento della produzione in ottobre – si legge nella nota di Markit – è stato solo marginale e il più debole visto da novembre 2014”. Inoltre, la produzione dovrebbe scendere nei prossimi 12 mesi, evidenziando il primo segnale “di pessimismo tra i produttori per quattro anni”.

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