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Inditex: partenza solida nei primi mesi del 2025 ma in calo rispetto alle stime, la vera incognita è il futuro

Tra dazi, inflazione e rischi di cambio, il settore del fast fashion segnala un rallentamento nelle vendite. Il gruppo Inditex e H&M registrano un inizio dell’anno fiscale più contratto in termini di rendimenti e in Borsa soffrano

Inditex: partenza solida nei primi mesi del 2025 ma in calo rispetto alle stime, la vera incognita è il futuro

La causa principale di una contrazione delle vendite del gruppo Inditex, oltre l’inflazione e il rallentamento dell’economia globale generato dai dazi del presidente Usa Donald Trump, è l’incertezza sul futuro. Nel primo trimestre del 2025, le azioni del brand sono cadute del 6,4% come riporta Bloomberg. A preoccupare, si aggiungono le fluttuazioni tra le valute dei mercati in cui opera il gruppo. L’azienda prevede che il cambio tra valute taglierà del 3% le vendite di quest’anno, un punto percentuale in più rispetto alle previsioni. La compagnia spagnola rassicura i mercati affermando che la loro esperienza globale e l’aver operato tra diversi regimi tariffari, gli consentirà di affrontare anche questa nuova situazione economica. Nonostante un fatturato da 8,3 miliardi di euro, registrato nel primo trimestre del 2025, il colosso spagnolo prevede una contrazione del -3% per l’anno 2025.

Inditex, l’andamento dall’inizio dell’anno

Le vendite per l’azienda, da maggio a giugno di quest’anno, sono aumentate del 6%. Nonostante questo dato, il gruppo delude le stime e così il titolo in borsa perde il 4%.

Il gruppo, per mitigare gli effetti delle politiche economiche di Donald Trump, punta ad un utilizzo ampio dei suoi fornitori che si trovano soprattutto tra Spagna, Turchia, Portogallo e Marocco. Questa strategia di ampliamento dei mercati permette al gruppo di diversificare gli andamenti di alcune aree geografiche per compensarli con altre. Inoltre, l’azienda sta generando forti investimenti nell’area logistica.

H&M: ecco perché anche il gruppo svedese è colpito dall’incertezza

Il gruppo spagnolo non è certamente l’unico ad accusare i colpi generati dagli scenari internazionali. L’azienda svedese H&M, a causa delle tensioni legate alla zona del Mar Rosso, ha dovuto dirottare le tratte delle navi porta-container contenenti la propria merce intorno all’Africa. Di conseguenza, è aumentata la merce di scorta e il ceo Daniel Erver conferma che la compagnia sta già cercando di ridurre l’inventario e la merce in eccesso.

Le vendite di H&M, come per Inditex, si sono anch’esse contratte, crescendo di un solo punto percentuale a marzo. Nello stesso periodo l’anno scorso, la crescita era stata del 4% come riporta Reuters.

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