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Indesit chiude i primi nove mesi 2011 con utili in calo rispetto all’anno precedente

Pubblicati i dati del terzo trimestre: il fatturato si attesta sui 2 miliardi di euro, con utili in calo rispetto al 2010 e previsioni al ribasso per i ricavi 2011. In Borsa rialzo del quasi 7% a 5,22 euro

Indesit chiude i primi nove mesi 2011 con utili in calo rispetto all’anno precedente

Indesit chiude i primi nove mesi del 2011 con ricavi in leggero aumento e utili in calo rispetto ai nove mesi del 2010. Il fatturato si è attestato a 2.084,4 milioni in aumento dello 0,8% e i profitti si sono fermati a 47 milioni contro i 67,8 dello stesso periodo di un anno fa.

I costi di acquisto in aumento, la riduzione della domanda, i cambi avversi e il price/mix sono tutti fattori che hanno inciso negativamente sulla redditività, soprattutto nel terzo trimestre. Tali effetti sono parzialmente compensati da minori oneri non ricorrenti, dall’effetto positivo dei volumi di vendita, da efficienze produttive e riduzione dei costi operativi. L’ebit dei nove mesi è così calato del 23% a 100,7 milioni di euro con il margine sul fatturato in calo al 4,8% dal 6,3%. Nel terzo trimestre il margine operativo (Ebit) è sceso del 44% a 37,1 milioni di euro, con il margine sul fatturato in riduzione al 4,9% dall’8,4%.

“Il periodo, in particolare l’ultimo trimestre, è stato caratterizzato oltre che dall’oramai abituale aumento dei costi di acquisto, dalla riduzione nella domanda e da cambi avversi. In questo contesto, certamente non favorevole al mantenimento della eccellente redditività raggiunta lo scorso esercizio, ci siamo focalizzati con successo sulla difesa delle nostre quote sul mercato Europeo” ha dichiarato Marco Milani, Amministratore Delegato di Indesit Company.

Dopo i risultati il titolo scende ai minimi intraday a 4,9 euro per poi rimbalzare in rialzo del 6,89% a 5,22 euro contro un indice All share che sale del 3,91%.

La difesa delle quote di mercato e, quindi delle vendite, è passata per maggiori volumi dei prodotti finiti (+2,2%), e dall’impatto positivo del price/mix che hanno più che compensato l’effetto negativo delle valute pari all’1,8%. Benefici sono inoltre derivati dai ricavi per servizi he nei nove mesi sono cresciuti del 4,5%, essenzialmente per effetto delle “home deliveries” in UK e delle vendite di estensioni di garanzia oltre i termini di legge (extragaranzie).I ricavi calano però nel terzo trimestre del 4% rispetto allo stesso periodo del 2010 a causa della riduzione del 4,3% dei ricavi per prodotti finiti in conseguenza di minori volumi di vendita per l’1,2 % e dell’impatto negativo, pari al 3,3%, delle valute. Tali effetti negativi sono stati in parte neutralizzati da un effetto price/mix positivo pari allo 0,2%.

L’indebitamento finanziario netto è pari a 467,2 milioni di euro, in aumento di 114,8 milioni di euro rispetto ai 352,4 milioni del 30 settembre 2010. Le difficoltà del contesto economico, come indica l’andamento del terzo trimestre, hanno indotto il gruppo ad aggiornare le previsioni di chiusura dell’esercizio prevedendo un fatturato sui 2,85 miliardi di euro e un ebit margin tra il 4,5% e il 5%.

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