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In Europa 400 jihadisti pronti a colpire (anche in Italia)

L’allarme arriva dall’Associated Press che cita autorevoli fonti di sicurezza europee e irachene: si tratterebbe di cellule “interconnesse”, come quelle che hanno agito a Parigi e a Bruxelles, sguinzagliate in molti dei paesi del Vecchio continente, tra cui l’Italia ma anche la Germania, la Gran Bretagna, la Danimarca e la Svezia.

In Europa 400 jihadisti pronti a colpire (anche in Italia)

Quattrocento combattenti addestrati e inviati in Europa, pronti a colpire “in autonomia”, scegliendo luoghi, tempi e metodi di attacco. L’allarme arriva dall’Associated Press che cita autorevoli fonti di sicurezza europee e irachene: si tratterebbe di cellule “interconnesse”, come quelle che hanno agito a Parigi e a Bruxelles, sguinzagliate in molti dei paesi del Vecchio continente, tra cui l’Italia.

Questo esercito di foreign fighters, sparso in tutta Europa, sarebbe guidato da francofoni con legami con il Nordafrica, la Francia e il Belgio. Come fonti della notizia AP cita in anonimo alcuni funzionari europei e un responsabile dei servizi segreti iracheni, oltre alla parlamentare francese Nathalie Goulet, che monitora le reti jihadiste. Prima di essere ucciso in un raid della polizia, uno dei capi degli attacchi del 13 novembre a Parigi ha sostenuto che era entrato in Europa un gruppo multinazionale di una novantina di combattenti, dispersi “più o meno in tutto il mondo”.

Il responsabile dell’intelligence irakena sotto protezione dell’anonimato aveva dichiarato che i 400 jihadisti sono sparsi tra Germania, Gran Bretagna, Italia, Danimarca e Svezia. Recentemente un nuovo gruppo ha attraversato in Turchia, sempre secondo il funzionario. La Goulet è senatrice e membro della commissione d’inchiesta sulle reti jihadiste in Europa in Francia.

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