Difficile, ma non impossibile. E’ la strada che dovrà percorrere ArcelorMittal per l’acquisizione dell’Ilva. L’interesse del gruppo franco-indiano si è concretizzato prima attraverso i contatti con la famiglia Riva. Poi è arrivata la benedizione del Governo, con gli apprezzamenti del sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti.
Lo confermano fonti vicine all’azienda tarantina, che sarebbe interessata sopattutto agli impianti di Novi Ligure e alla produzione di laminati zincati per il settore automotive. Anche se non è da esludere l’ipotesi-Taranto, che resta una piazza importante dal punto di vista logistico.
Ma lo scenario non sarà definito se prima non verranno sciolti tutti i nodi. Innanzitutto quello dell’opportunità industriale dell’operazione, conosiderato che l’anno scorso la produzione continentale di acciaio è calata di 3 milioni di tonnellate e che la stessa ArcelorMittal si prepara a chiudere impianti in Francia e in Belgio. Inoltre il colosso indiano ha chiuso l’ultimo bilancio con un rosso di 2,5 miliardi di dollari, dopo la perdita di 3,4 miliardi dell’anno prima.
Intanto le parole del sottosegretario allo Sviluppo De Vincenti confermano l’apertura del Governo: “Tutti i segnali di attenzione nei confronti delle imprese italiane sono utili e positivi – ha detto -. Riteniamo particolarmente positivo che un’azienda come Ilva possa suscitare interesse in importanti investitori internazionali”
