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Il Sole 24 Ore vola in Borsa (+25,6%) per il piano e la stretta su costi e personale

Il nuovo piano industriale 2017-2020 del Sole 24 Ore promette un ritorno alla redditività già nel 2018, ma tutto giocato sul drastico calo dei costi di produzione, di distribuzione e del personale perchè l’assenza di capitale adeguato non permette di spingere sui ricavi

Il titolo del Sole 24 Ore vola su Piazza Affari dopo il piano industriale 2017-2020 presentato questa mattina, in base al quale nel 2020 il gruppo promette di ottenere ricavi consolidati per 295 milioni, un ebitda di 45 milioni e un ebit di 34 milioni di euro.

Numeri e ambizioni di un gruppo che vorrebbe superare le difficoltà finanziarie e giudiziarie odierne in pochissimo tempo, promettendo un “un graduale ritorno alla redditività sostenibile” nel 2018. Un piano che piace agli investitori della Borsa di Milano che hanno premiato il titolo con acquisti massicci. Le azioni del Sole 24 Ore hanno passato molte ore in asta di volatilità, chiudendo con un rialzo del 25,63%. 

Il piano ha confermato che l’esercizio 2016 si è chiuso con un risultato negativo a livello di Ebit (-69 milioni di euro) e di Ebitda (-23 milioni di euro), mentre i ricavi sono stati pari a 284 milioni.

Parlando proprio dell’Ebit, il risultato ante oneri finanziari dovrebbe tornare positivo di 8 milioni nel 2018 per poi salire a 34 milioni di euro nel 2020 grazie ad “azioni di contenimento dei costi diretti, operativi e del costo del personale”.  Nel dettaglio la società editrice di Confindustria prevede di ridurre le collaborazioni esterne e di tagliare i costi del personale “a seguito della riorganizzazione aziendale e dei processi operativi” che si tradurrà in una riduzione dell’organico (giornalisti, dirigenti, poligrafici, grafici e radiofonici).

Nel progetto si parla anche di 8 milioni di investimenti nel 2018 e di 7 milioni nel 2017 volti a “sostenere lo sviluppo del programma di digitalizzazione del gruppo e a rinnovare reti e sistemi esistenti”.

Parlando nel dettaglio della business unite del quotidiano, il gruppo prevede per il 2020 un calo dei ricavi a 111 milioni di euro dai 121 prechiusura del 2016, mentre tra tre anni Ebitda ed Ebit dovrebbero arrivare rispettivamente a 10 e 9 milioni di euro. Anche il giornale non sarà esente da tagli ed esuberi. In base a quanto si legge nella presentazione del piano infatti, si stima “una stabilità dei ricavi sia diffusionali che pubblicitari ed un importante ed ampio contenimento dei costi di produzione, di distribuzione e del costo del personale”.

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