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Il risiko delle Popolari traina Piazza Affari

In una mattinata incoraggiante per le Borse europee, spinte dalle decisioni di Bank of Japan, a Piazza Affari tiene banco la possibile aggregazione tra Bpm e Banco Popolare – Perde forza il recupero di Mps dopo la presentazione dei conti – Saipem fa scintille con i diritti di opzione sull’aumento di capitale – In calo Fca.

Il risiko delle Popolari traina Piazza Affari

A metà seduta le Borse europee viaggiano tutte in rialzo, sulla scia del rally degli indici asiatici dopo che, a sorpresa, la Banca del Giappone ha adottato un tasso negativo nel tentativo di rafforzare l’inflazione e rilanciare l’economia. Milano, maglia rosa fra i principali listini del continente, fa segnare +1,4%. Seguono Londra (+1%), Parigi (+0,8%) e Francoforte (+0,5%).

Fra i migliori titoli del Ftse Mib figurano Banco Popolare (+5,7%) e Bpm (+4%), sostenuti dalle indiscrezioni che danno ormai per vicina l’intesa relativa alla fusione dei due istituti.

Dopo il crollo di ieri, in generale l’intero comparto bancario tenta il rimbalzo (Unicredit +1%, Intesa +2,3%), ma Ubi resta più indietro (-0,4%) e sembra scontare le speculazioni circa un’integrazione con Mps (-0,8%, ma anche oggi la volatilità sul titolo è altissima). Banca Akros scrive che i risultati preliminari del Monte sono in linea con le attese e mostrano segni di recupero.

In un’intervista a La Repubblica l’amministratore delegato della banca senese, Fabrizio Viola, ribadendo che al momento non c’è nessuna opzione sul tavolo per una possibile aggregazione, ha detto che l’ipotesi di fusione con Ubi presenta aspetti positivi dal punto di vista industriale.

In evidenza anche Ferragamo (+4,1%) dopo i dati sul fatturato del quarto trimestre, pubblicati ieri a borsa chiusa, leggermente migliori delle attese.   

Le azioni Saipem viaggiano intorno alla parità, mentre i diritti legati all’aumento di capitale da 3,5 miliardi avanzano del 23% circa. Eni +1,1%.

Quanto alla galassia Agnelli, si muove a due velocità: Fca cede il 2,6%, ampliando i ribassi di ieri sulla scia dell’aggiornamento del piano, mentre Cnh Industrial guadagna il 2,7% in attesa dei risultati del quarto trimestre che saranno annunciati oggi.

Positive anche Telecom Italia (+2,2%) e Finmeccanica (+0,6%). Stm (-2,8%) amplia di perdite registrate ieri dopo i risultati.

Quanto al petrolio, i prezzi viaggiano leggermente in ribasso: Wti a 33,2 dollari al barile e Brent a 34,73.

Sul versante valutario, l’euro perde terreno sul dollaro, a quota 1.091.

Infine, sul mercato del debito, a metà giornata lo spread fra Btp e Bund decennali viaggia in lieve rialzo, a 109 punti base. 

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