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Il Rinascimento dell’Arte in Italia grazie al Covid-19

Ripercorrendo un mese di quarantena e di iniziative artistiche, gli italiani in queste 3 settimane si sono chiusi in casa a fare arte per sconfiggere il virus

Il Rinascimento dell’Arte in Italia grazie al Covid-19

È dal 9 Marzo 2020 che l’Italia intera è considerata zona protetta, chiudendosi in quarantena per limitare il diffondersi del virus Covid-19, ma gli italiani non sono rimasti a piangersi addosso. Il 13 Marzo un flash mob di musica dai balconi ha coinvolto tutta la nazione; un nuovo flash mob musicale a Napoli il 19 Marzo ha ricordato la nascita di Pino Daniele, lasciando che dai balconi le sue canzoni fluissero nelle strade; il 20 Marzo le radio italiane hanno trasmesso l’Inno di Mameli a frequenze unificate; il 25 Marzo è stato celebrato il Dantedì, gli studenti del liceo milanese Galilei-Luxemburg hanno creato un collage fotografico di pose come nel dipinto del Bronzino. E le iniziative culturali siamo certi non si fermeranno qui.

Di video dei fash mob musicali avvenuti in tutta Italia è pieno Youtube: si passa dal “canto della Verbena” a Siena, alla canzone “Volare” cantata in una periferia romana, a “Ciuri ciuri” intonata su dei balconi in Sicilia. C’è anche “Azzurro” di Celentano cantato da Chiara Ferragni e Fedez, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro suona invece “Meraviglioso” di Modugno dal suo balcone, fino ad arrivare all’inno di Mameli intonato nella Capitale. Ma ancora “Napule è” cantata a Napoli, e poi il tenore Maurizio Marchini che ha intonato “Nessun Dorma” a Firenze. “La musica fa respirare”, affermò una volta la poetessa Alda Merini.

Il Bel Paese piegato dalla più grande tragedia del 21° secolo dopo l’attacco terroristico dell’11 Settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York, canta, suona dai propri balconi e si mostra solidale con i propri medici, infermieri, forze dell’ordine e operatori del settore alimentare. Sì, perchè in tempi di guerra questi sono i settori basilari che tengono insieme una nazione, mentre il conflitto contro il nemico che ha colpito il mondo intero in questo 2020 si fa più aspro. E se ci soffermiamo un attimo a leggere i commenti nei video dei flash mob di musica dai balconi su Youtube, si può facilmente notare come lo spirito di noi italiani sia ammirato, e fonte di ispirazione per centinaia, migliaia di altre persone in tutto il mondo. Persone appartenenti a nazioni che stanno cominciando anch’esse a scontrarsi con la piaga del Covid-19.

Quelli di questi giorni ci sembrano tempi bui, la quarantena ci costringe quasi a non metter neanche piede fuori casa, ma se la Storia ci ha insegnato qualcosa basterà pensare come dopo i tempi bui del Medioevo è seguita l’esplosione culturale del Rinascimento, e adesso nel 2020, potremmo assistere ad un Nuovo Rinascimento; il periodo di crisi attuale potrebbe infatti rappresentare per tutti noi un periodo di rinascita, un’occasione per stare chiusi in casa a dipingere, comporre musica, scrivere poesie o storie. Un periodo dedicato alla produzione d’arte che in Italia sembra sia già scoppiato, in parallelo all’epidemia.

Ecco che la band “Eugenio in Via Di Gioia” invece di cancellare le date dei concerti del tour decide di suonare le proprie canzoni a distanza, coordinandosi con la propria fanbase convocata a raccolta tramite Instagram. Ai fan viene chiesto di inviare video dove cantano o suonano uno specifico brano del gruppo piemontese: i video di queste canzoni (“Altrove”, “Lettera al prossimo”, “Tsunami” uscito 2 giorni fa il 28 Marzo) suonate in differita sono compositi con centinaia di videoclip, dove compaiono ragazze e ragazzi di tutta Italia. “Se stando chiusi in casa siamo capaci di tutto questo pensate cosa faremo quando usciremo.” Scrive la band su Facebook.

Lo scrittore Walter Lazzarin invece ha promosso la sua “penna” girando per le strade d’Italia dal 2015, per cercare di riavvicinare le persone alla lettura incontrandole direttamente per strada; lo ha fatto fino ad oggi vendendo i suoi libri a chi gli rivolgeva parola magari incuriosito/a per via della macchina da scrivere che usava portar con sé (e con cui produceva tautogrammi scritti di getto!). In questi giorni che in strada non gira più ha deciso di recitare un tautogramma alla settimana per allietare la quarantena e diffondere arte e buonumore attraverso il suo canale Youtube. Il suo ultimo video è uscito ieri 29 Marzo.

E da Milano lo street artist Gattonero, ha dato sfogo alla sua creatività in quarantena con un dipinto realizzato su di un telone di 10 metri × 2, srotolato per intero sulla facciata del suo condominio. È così che l’artista Alessandro Gatti ha deciso di fare un regalo alla regione epicentro dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Gattonero ritrae una donna in una versione guerriera dell’ ”Italia turrita” (visibile sulle vecchie 50 lire). Sulla sua lancia sventola la bandiera tricolore, con sopra il messaggio: “Vinceremo”, e la lancia trafigge a terra il virus. L’artista ha inoltre creato una pagina Facebook col nome “Kill the virus”, dove chiede a qualunque artista di mandare foto di proprie opere atte a combattere l’avanzata del Coronavirus, tenendo alto il morale.

https://www.facebook.com/100443374941604/posts/100458841606724/

Chiusi in casa per 3 settimane abbiamo prodotto già così tanta arte e solidarietà, forse questa è la strada giusta da percorrere anche a emergenza finita, per un’Italia più consapevole e unita aldilà di ciechi campanilismi e antichi dissapori che non hanno più senso di esistere.

L’Arte salverà il mondo e sconfiggerà il Virus.

Immagine di copertina: © Wikimedia

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