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Il nervosismo delle Borse anticipa l’aumento dei tassi Usa a settembre

L’inquietudine di fondo dei mercati finanziari si sposta da Grexit al prossimo aumento dei tassi della Fed previsto per settembre e poi forse anche a dicembre – Amazon vola in attesa del debutto della rossa Ferrari a New York – Settimana prossima la Borsa greca riapre – Terremoto nell’editoria: il Financial Times diventa giapponese – Telecom sotto tiro

Il nervosismo delle Borse anticipa l’aumento dei tassi Usa a settembre

Passata la paura del Grexit, la calma sembra regnare sui listini. Attenzione, ammonisce Alessandro Fugnoli dalle colonne de “Il rosso e il nero”: “Sotto la superficie il mercato è nervoso. La Fed alzerà i tassi in settembre e di nuovo, in dicembre o gennaio. Non sarà una tragedia, per carità, ma bisognerà abituarcisi”.  E’ in questa chiave che va letta l’accoglienza ai dati contrastati delle trimestrali Usa.Deboli le Borse asiatiche in scia all’andamento dei mercati Usa: a Tokyo l’indice Nikkei scende dello 0,3%, stesso trend ad Hong Kong. In terreno positivo gli indici cinesi.Ma dall’economia arrivano segnali contrastanti. Delude ancora la congiuntura cinese: l’indice Pmi resta sotto quota 50 per il quinto mese consecutiva. Al contrario, prende forza la ripresa del Giappone:  pmi meglio del previsto, ordinativi industriali in forte crescita.

IL NIKKEI CONQUISTA IL FINANCIALT TIMES

A festeggiare l’accelerazione dell’Abenomics arriva l’acquisto, ds parte di Nikkei del controllo del Financial Times e del 50% dell’Economist acquistato da Pearson per 1,3 miliardi di dollari. Il caso ha voluto che l’acquisizione non più riccca ma senz’altro più prestigiosa del Giappone abbia quasi coinciso con lo scoppio dello scandalo Toshiba, il tracollo del sistema opaco di controllo della corporate Japan.  Tokyo, si potrebbe dire, ha deciso di fare un corso accelerato di governance.

USA, LE RICHIESTE DI SUSSIDI AI MINIMI DA 42 ANNI

Dati macro in crescita, ma la Corporate America perde qualche colpo. Il Dow Jones cede lo 0,48%, l’S&P 500 lo 0,41%, il Nasdaq lo 0,14%.  

Il ‘leading indicator’ Usa, barometro dell’attività economica degli Usa nei prossimi 6 mesi,, è salito più delle attese a giugno, sostenuto da un mercato immobiliare in rafforzamento, suggerendo che la crescita continuerà a guadagnare slancio nel resto dell’anno. 

I dati sul mercato del lavoro diffusi prima dell’avvio delle contrattazioni, sono sbalorditivi, le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono precipitate a 255.000 la settimana scorsa, un livello che non si vedeva da 42 anni, il consensus si aspettava 278.000.Debole Wall Street: si avvicina l’ora del rialzo dei tassi: Dow Jones e S&P 500 hanno ceduto lo 0,7%. il Nasdaq lo 0,5%.

BENE GM E STARBUCK. AMAZON VALE PIU’  DI WAL MART

I futures sul Nasdaq 100 segnalano però una brusca inversione al rialzo che si farà sentire nella seduta odierna. A  spiegare il cambio di rotta sono i risultati di alcune trimestrali.   Sale Starbuck +2,3% nel dopo Borsa dopo la trimestrale: il colosso delle caffetterie non ha patito la forza del dollaro.Va in orbita Amazon +18% dopo utili in forte ascesa che hanno sorpteso gli analisti. La società di Jeff Bezos oggi val di più di Wal Mart.  Ottima accoglienza ieri ai risultati di Gm + 5% dopo aver annunciato un utile netto più che raddoppiato nel secondo trimestreChiudono invece  sotto le attese le trimestrali di 3M -3,27% e Caterpillar -3,38%), così come i ricavi di American Express -3,43%).

Una nota positiva è rappresentata da Gm che sale del 5% dopo aver annunciato un utile netto più che raddoppiato nel secondo trimestre.  

Il dollaro arretra leggermente dopo i guadagni di ieri: il cambio euro/dollaro è a 1,097, da 1,092 della chiusura precedente.

COMMODITIES, MAI COSI’ IN BASSO DAL 2002. PETROLIO -20% IN UN MESE

Continua la debolezza delle commodities :il Bloomberg Commodity Index  è ai minimi da 13 anni. Il fenomeno  alimenta i dubbi sulla consistenza della domanda globale e sull’entità del rallentamento cinese. Il petrolio continua il suo movimento al ribasso: il Brent è sceso a 55,27 dollari al barile e il Wti a 48,5. Nell’ultimo mese le quotazioni sono scese del 20%.

Poco mossa a Milano Eni +0,1%, Saipem  è scesa dello 0,6%.

PIATTI I LISTINI EUROPEI, ATENE RIAPRIRA’ LA PROSSIMA SETTIMANA

Giornata di scarse emozioni per le Borse europee che terminano la seduta sostanzialmente invariate. Gli indici sono rimasti piatti a Parigi e Francoforte, a Milano il FtseMib chiude in calo dello 0,2%.La settimana prossima, secondo un funzionario del governo greco, sarà deciso quando la borsa di Atene verrà riaperta, dopo quattro settimane di chiusura.Le banche greche hanno riaperto lunedì 20 e il loro fabbisogno di ricapitalizzazione sarà noto solo dopo gli stress test che avranno inizio ad agosto. Domani, nel frattempo, sempre secondo la fonte, prenderanno il via i colloqui con tra le istituzioni sul terzo programma di bail out, che, secondo le previsioni, dovrebbero concretizzarsi in un accordo entro il 20 agosto. Il target del surplus primario per il 2015 sarà sotto l’1% del pil, ha detto il funzionario.
In lieve rialzo il Btp, con il rendimento all’1,89% (da 1,93% di ieri sera),  spread a 115. 

FERRARI NV ESCE DAI BOX: PRESNTATO IL FILE PER L’IPO A WALL STREET 

Fca +0,35%. Ferrari ha presentato il file per l’Ipo a Wall Street.  L’oggetto dell’offerta  del Cavallino Rampante NV non eccederà il 10% delle azioni ordinarie. Ferrari si quoterà sul New York Stock Exchange. E non è esclusa la quotazione anche a Piazza AffariTra gli industriali frena nel pomeriggio  Buzzi +0,2% dopo il forte rialzo della mattina, innescato dalla promozione di Equita sim a Buy da Hold.Finmeccanica +0,9%.
Denaro su Pirelli +0,07%.

STM ALLA RISCOSSA, I CONTI TORNANO

I  foschi presagi della vigilia si sono rivelati infondati.  StM ha messo a segno un rialzo del 7,6% annullando la caduta della vigilia (-6,6%) sull’onda del calo del settore dopo i conti di Apple. Ieri la società leader in Europa nei semiconduttori ha annunciato risultati del secondo trimestre in linea con le attese:  ricavi pari a 1,76 miliardi di dollari, di poco inferiori alle aspettative. L’indicatore di redditività Gross Margin si è attestato al 33,8% dei ricavi, in linea con le stime del consensus. L’utile netto è 35 milioni di dollari, tre milioni di dollari in meno rispetto alle aspettative degli analisti. La società prevede per il terzo trimestre un miglioramento sequenziale dei ricavi e del margine. 

CITIGROUP PUNISCE ENEL, GIU’ TELECOM CHE TAGLIA

La sorpresa negativa arriva da Enel -1,5%, finita nel mirino di Citigroup che ha abbassato la raccomandazione a Sell da Hold e ha tagliato il target price a 4,0 euro. Da inizio anno Enel guadagna il 18% , sottoperformando l’indice principale il FtseMib che vanta una performance del 25%. La società comunicherà i risultati del secondo trimestre il prossimo 29 luglio.

Giornata negativa anche per Telecom  Italia – 2%: la società ha annunciato ai sindacati 1.700 esuberi. 

BANCHE PIATTE. MIGLIORA AZIMUT

Nel settore delle assicurazioni e del risparmio gestito sono deboli  Generali-0,4% e   Mediolanum-0,6%.Reazione positiva di Azimut +1,8% dopo la diffusione di buoni risultati trimestrali.
Poco mosse le banche:  MontePaschi +0,8%,Intesa e Unicredit invariate. Ubi +0,4%.

IN EVIDENZA BENI STABILI E L’ESPRESSO

Balzo di  Beni Stabili Siiq +4,4% a 0,76 euro. La società ha riacquistato il 99,51% delle obbligazioni esistenti con un’operazione di reverse bookbuilding.

Fra le mid cap, salgono Espresso +2,1%, dopo i buoni risultati. Mediobanca Securities ha alzato sul titolo il prezzo obiettivo a 1,68 da 1,66 euro, confermando la raccomandazione outperform. Banzai +4,5%.

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