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Il Milan tiene lontana la Lazio, scotta la panchina di SuperPippo

La vittoria dell’Atalanta sulla Lazio per 1-0 permette al Milan di restare in piena zona Champions e gli offre l’occasione di consolidare oggi a Bologna il quarto posto, ma un successo dei rossoneri porterebbe al licenziamento dell’allenatore degli emilinai, il grande ex SuperPippo Inzaghi

Il Milan tiene lontana la Lazio, scotta la panchina di SuperPippo

Occasione d’oro, atto secondo. Dopo quella della settimana scorsa contro il Torino, il Milan si ritrova un’altra chance per blindare il quarto posto e dare così un senso compiuto alla sua stagione. Merito dell’Atalanta, capace di fermare la Lazio nel monday night (1-0, gol di Zapata al 2’) impedendole così di sorpassare proprio i rossoneri, seppur con una gara in più.

Un risultato opposto avrebbe caricato di grande pressione la trasferta odierna a Bologna (ore 20.30) ma anche così, a guardar bene, c’è un solo risultato a disposizione: sprecare un altro bonus per andare a +4 sulla quinta, infatti, sarebbe quasi imperdonabile.

Ma le ragioni del Milan per vincere a Bologna vanno al di là della classifica: in ballo, infatti, c’è il riscatto della figuraccia di Atene, che ha riportato Gattuso nel mirino della critica. Assieme a lui, sul banco degli imputati, c’è anche quel Gonzalo Higuain ombra di sé stesso (non segna dal 28 ottobre) e chiamato a trascinare i compagni già da questa sera.

“Ho parlato con lui, è il primo deluso dalla situazione – ha ammesso il tecnico rossonero – Deve darci di più a livello di leadership, d’esperienza, non abbiamo bisogno solo dei suoi gol ma anche del suo valore aggiunto. Io a rischio? Fa parte del gioco ed è giusto, sfogatevi su di me ma lasciate stare i ragazzi”.

Ancora una volta Rino ci mette la faccia per tutti e in cuor suo, probabilmente, spera che la squadra lo ringrazi sul campo. Vincere a Bologna diventa fondamentale in chiave quarto posto, il problema però è che lo stesso si può dire anche della squadra di casa, seppur per obiettivi meno nobili.

La sfida Gattuso-Inzaghi riporta i milanisti ai tempi d’oro delle Champions vinte, anche se solo per pochi attimi: il presente, per entrambi, è decisamente più avaro di gioie e li obbliga a mettere da parte l’amicizia, almeno per una sera. Ad oggi chi rischia di più è Pippo, già a un passo dall’esonero dopo la sconfitta di Empoli ma anche Rino, in seguito all’eliminazione dall’Europa League, non può certo dirsi tranquillo.

Il match del Dall’Ara, insomma, può segnare il destino di uno dei due, ecco perché la tensione sarà a mille e il pallone piuttosto caldo. Gattuso recupera Romagnoli e Musacchio ma solo per la panchina: il rischio ricaduta è ancora alto ed è bene non affrettare troppo i tempi. Il 4-4-2 rossonero sarà quello di una settimana fa contro il Torino, dunque Donnarumma in porta, Calabria, Abate, Zapata e Rodriguez in difesa, Suso, Kessie, Bakayoko e Calhanoglu a centrocampo, Higuain e Cutrone in attacco.

Una sola defezione per Inzaghi ma importante: Pulgar, fermato da un problema muscolare al polpaccio, non sarà a disposizione. Il tecnico del Bologna confermerà comunque il suo 3-5-2 con Skorupski tra i pali, Calabresi, Danilo e Helander nel reparto arretrato, Mattiello, Poli, Nagy, Orsolini e Dijks in mediana a supporto della coppia offensiva Santander-Palacio.

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