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Il Milan crolla col Chelsea, la Juve stende il Maccabi sulle ali di Di Maria: Champions a due facce per le italiane

Il Milan fallisce il confronto con il Chelsea mentre la Juve si rialza grazie a Di Maria e Rabiot e liquida gli israeliani del Maccabi Haifa

Il Milan crolla col Chelsea, la Juve stende il Maccabi sulle ali di Di Maria: Champions a due facce per le italiane

La Juve respira, il Milan crolla. Serata di umori opposti per Allegri e Pioli, con il primo che trova finalmente la vittoria in Champions e rivede un po’ di luce in fondo al tunnel, mentre il secondo subisce una brutta sconfitta in quel di Londra a opera di un Chelsea apparso davvero di un altro pianeta. Sabato il Diavolo e la Signora si incontreranno a San Siro per il primo confronto stagionale ed evidentemente lo faranno con stati d’animo diversi, anche se una partita, vinta o persa che sia, non può stravolgere tutti i giudizi.

Chelsea-Milan 3-0, dura lezione per i rossoneri

C’era grande curiosità nel vedere il Milan al cospetto di una big europea, anche se le molte assenze non inducevano certo all’ottimismo. Gli infortuni hanno pesato, su questo non c’è dubbio, perché un conto è affrontare il Chelsea con Maignan, Theo Hernandez, Calabria e Saelemaekers (o Messias), un altro è farlo con Tatarusanu, Ballo-Touré, Dest e Krunic, ma ridurre la figuraccia di Stamford Bridge solo a questo sarebbe quantomeno superficiale. I rossoneri hanno difettato anzitutto in personalità, mostrando di temere i blues oltre ogni ragionevole motivo: non dimentichiamo, infatti, che gli stessi avevano un solo punto nel girone, oltre che già cambiato allenatore proprio per via dei mancati risultati. Ieri però si è vista una sola squadra in campo, anche se il Milan ha avuto una clamorosa doppia occasione che, forse, avrebbe potuto cambiare la storia.

Dopo il gol di Fofana (24’), pochi istanti prima dell’intervallo, De Ketelaere e Krunic si sono letteralmente divorati il pareggio, gettando alle ortiche l’unica possibilità di rientrare in partita. Nel secondo tempo, infatti, il Chelsea non ha più concesso niente, spingendo sull’ acceleratore giusto il tempo per segnare secondo (56’ Aubameyang) e terzo gol (61’ James), per poi addormentare il match con i 3 punti in cassaforte. Ora la classifica del girone è cambiata, con il Salisburgo al comando a quota 5, la coppia Chelsea-Milan subito dietro con 4 e la Dinamo Zagabria a 3: tutto apertissimo, insomma, il che non è necessariamente un bene.

Pioli non cerca scuse: “Abbiamo fatto male, le assenze non c’entrano”

“Non abbiamo iniziato male la partita ma poi abbiamo perso le distanze, al di là delle loro qualità potevamo fare qualcosa di più – l’analisi schietta di Pioli -. Non c’entrano la poca esperienza dei singoli o le assenze, bisognava essere più lucidi e precisi; invece, non siamo riusciti a rimanere squadra e a questi livelli lo paghi a caro prezzo. Le sconfitte ci devono aiutare a crescere, ma abbiamo l’opportunità di dimostrare chi siamo siamo già da sabato con la Juve”.

Juventus-Maccabi Haifa 3-1, Di Maria e Rabiot riaccendono le speranze

A San Siro, infatti, arriverà una Signora rinfrancata dai successi con Bologna e Maccabi Haifa, decisa a fare punti per proseguire la rincorsa in classifica. Ma se il campionato è solo all’inizio e consente ancora un margine d’errore così non è in Champions, dove i bianconeri non possono più sbagliare nulla. La partita di ieri era da vincere a tutti i costi e la Juve ci è riuscita, anche se il pareggio tra Benfica e Psg non aiuta di certo: la speranza era di sfruttare il doppio turno col Maccabi per agganciare i portoghesi e giocarsi poi il tutto per tutto a Lisbona, trovando infine i francesi a Torino già qualificati, ma l’1-1 del Da Luz cambia un po’ gli scenari.

Ad ogni modo questi calcoli si faranno solo tra una settimana, quando la Juve si augura di uscire da Haifa con altri 3 punti, anche se ieri si è capito che gli israeliani sono tutt’altro che una squadra materasso. Certo, la fase difensiva è quantomeno rivedibile, come si evince dalle tantissime palle-gol create dai bianconeri, ispirati da un Di Maria sontuoso e traditi invece, almeno parzialmente, da Vlahovic: il serbo ha segnato una rete (50’), d’accordo, ma ne ha fallite almeno altre tre di cui due clamorose. A sfruttare pienamente la vena del Fideo (tre assist per lui) è stato così Rabiot, autore di una doppietta quantomeno sorprendente (35’ di sinistro, 83’ di testa) che ha prima indirizzato e poi chiuso un match insidioso, nel quale il Maccabi era riuscito a pungere più volte (oltre al gol di David al 76’ bisogna segnalare i tre pali colpiti), creando qualche pensiero di troppo a Massimiliano Allegri.

Allegri: “Sono soddisfatto, ma non abbiamo ancora fatto nulla”

“Sono stato soddisfatto fino al 75′, poi abbiamo sbagliato troppi gol – il commento del tecnico bianconero -. Dovevamo continuare a giocare divertendoci, invece abbiamo smesso e preso un gol in ripartenza. Le due vittorie di fila comunque non significano nulla, dobbiamo stare zitti e lavorare perché siamo indietro sia in Serie A sia in Champions, ora dobbiamo vincere in Israele e poi andare a giocarci la nostra gara a Lisbona. Di Maria? È stato meraviglioso negli assist per Rabiot e Vlahovic, è un giocatore straordinario”.

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