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Il Milan cerca l’Europa, l’Atalanta punta la Juve

Questa sera a San Siro i rossoneri affrontano il Bologna per cercare di contendere alla Roma la zona Europa League – A Verona l’Atalanta vuole la certezza della Champions, ma non smette di sognare

Il Milan cerca l’Europa, l’Atalanta punta la Juve

Milan a caccia dell’Europa League, Atalanta della Champions e… della Juve. Comincia oggi la trentaquattresima giornata, quella che, almeno sulla carta, offre le gare migliori da qui alla fine. Si parte con Verona-Atalanta (ore 17.15), Cagliari-Sassuolo (19.30) e Milan-Bologna (21.45), per un sabato con vista sull’Europa, in attesa di Roma-Inter di domani e Juventus-Lazio di lunedì.

Gli occhi sono puntati soprattutto sulle squadre di Gasperini e Pioli, entrambe in grande forma e decise a raggiungere i rispettivi obiettivi. Da quando è ripartita la Serie A sono stati loro, assieme al Sassuolo di De Zerbi, a correre più forte di tutti, chi confermando il buono fatto in precedenza come i bergamaschi, chi ribaltando ogni scenario come i rossoneri. Pioli poi vive il paradosso di aver trovato il “suo” Milan proprio quando hanno deciso di toglierglielo: situazione che avrebbe indebolito chiunque ma non lui, capace di lavorare al meglio e di rilanciare, oltre alla squadra, anche il suo nome, a questo punto pezzo pregiato del prossimo mercato.

“Il lavoro di prima non poteva dare frutti immediati, ora siamo diventati squadra e non bisogna pensare al futuro, bensì vivere il presente – ha glissato, come suo solito, il tecnico rossonero – La squadra sa che stiamo facendo bene, ma dobbiamo continuare a fare più punti possibili, non abbiamo ancora centrato l’obiettivo. Io sto bene a Milanello, ho trovato un gruppo eccezionale. Non abbiamo tempo per pensare ad altro, dobbiamo fare più punti possibili per raggiungere l’Europa League, meglio se direttamente dai gironi”.

Il che vuol dire fare la corsa sulla Roma di Fonseca, attualmente a + 4 in classifica, dunque provare a vincere tutte le cinque gare che restano da qui alla fine, a cominciare da questa col Bologna. “Servirà una partita eccellente dal punto di vista tecnico, loro stanno bene e contro il Napoli hanno fatto un partitone – ha proseguito Pioli – Dobbiamo dare tutto in campo, stiamo facendo bene ma dobbiamo insistere”.

Squadra che vince non si tocca ma questo campionato super compresso impone il turnover quasi per sopravvivenza, ragion per cui vedremo un Milan schierato con un 4-2-3-1 un po’ diverso rispetto a mercoledì, con Donnarumma in porta, Calabria, Kjaer, Romagnoli e Hernandez in difesa, Kessié e Bennacer a centrocampo, Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic sulla trequarti, Ibrahimovic in attacco. Qualche cambio anche per Mihajlovic, che risponderà con un 4-3-3 che vedrà Skorupski tra i pali, Mbaye, Danilo, Tomiyasu e Dijks nel reparto arretrato, Soriano, Medel e Dominguez in mediana, Skov Olsen, Sansone e Barrow nel tridente offensivo.

Grande curiosità anche per il match del Bentegodi tra Verona e Atalanta, una sorta di sfida tra le rivelazioni della stagione, peraltro con due tecnici che si somigliano come due gocce d’acqua. Juric, allievo di Gasperini sia da giocatore che tecnico della primavera del Genoa, ha ammesso di ispirarsi a lui in tutto e per tutto, ma oggi il maestro non potrà fare sconti se vorrà conquistare la matematica qualificazione in Champions, e perché no provare a restare aggrappato alla Juve capolista, attualmente staccata di 7 punti (8 con gli scontri diretti a sfavore).

“Mancano due punti matematici per l’obiettivo Champions, ma poi se ne aggiunge un altro, l’importante è averne sempre di nuovi e diversi – il pensiero del tecnico nerazzurro – Ci sono tre squadre in due punti, mancano cinque giornate con calendari difficili per tutti e tre: sarà una bella lotta lotta per tenere alte le motivazioni e prepararci al meglio in vista della sfida di Champions col Psg”.

A Verona, dopo il maxi turnover visto contro il Brescia, dovrebbe rivedersi l’Atalanta tipo, dunque 3-4-2-1 con Gollini in porta, Toloi, Palomino e Djimsiti in difesa, Castagne, De Roon, Freuler e Gosens a centrocampo, Malinovskyi e Gomez alle spalle dell’unica punta Zapata. Juric, ormai troppo lontano dal sogno Europa League, risponderà con lo stesso sistema del collega con Silvestri tra i pali, Rrahmani, Gunter e Dimarco nel reparto arretrato, Faraoni, Amrabat, Veloso e Lazovic in mediana, Pessina e Verre sulla trequarti, Di Carmine in attacco.

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