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Il Leone e gli Usa infiammano la Borsa: balzo in avanti del 2,45% di Piazza Affari

La previsione di una graduale ripresa dell’economia dell’Eurozona, prevista dalla Bce nel secondo semestre, e poi la riduzione dei sussidi di disoccupazione negli Usa incoraggiano i listini europei – Ma è Piazza Affari (+2,45%) la migliore del Vecchio continente, sullo slancio della corsa di Generali – Molto bene anche A2a, grazie agli ottimi conti 2012.

Il Leone e gli Usa infiammano la Borsa: balzo in avanti del 2,45% di Piazza Affari

Blue Chip effervescenti a Piazza Affari: il Ftse Mib guadagna il 2,45% trascinato da Generali ma anche Telecom Italia e A2A. Tra le banche in evidenza la Bper e Mediobanca.

Il listino milanese si conferma in chiusura la migliore piazza europea in una giornata positiva per i mercati: Francoforte +1,10%, Parigi +0,93%, Londra +0,74%.

Lo spread Btp-bund chiude dopo un picco sopra i 320 punti chiude sui livelli dell’apertura a quota 317. L’euro riguadagna terreno sul dollaro e sale a quota 1,2981.

L’iniezione di fiducia sui listini è stata favorita da una Bce che, pur avendo confermato la revisione al ribasso sulle stime di crescita del 2013, si è detta ottimista sulla graduale ripresa nella seconda parte dell’anno. In attesa del summit Ue su austerità e crescita al via questa sera a Bruxelles, l’Europa ha tratto slancio dal buon andamento della Borsa Usa con il Dow Jones +0,47% che ha segnato un nuovo record oltre quota 14.500, alla sua decima seduta consecutiva di rialzi. Bene anche l’indice S&P +0,38% e il Nasdaq +0,37%. In luce le banche.

La fiducia dei mercati beneficia del calo a sorpresa delle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione Usa. Meglio delle attese anche il dato sul deficit delle partite correnti mentre l’indice grezzo dei prezzi alla produzione è stato in linea con le attese. Nel Vecchio Continente invece i segnali di un miglioramento sul fronte dell’occupazione latitano. I numeri di Eurostat diffusi oggi indicano che il numero di occupati nell’Eurozona è calato nel quarto trimestre 2012 dello 0,3% rispetto al terzo trimestre. Nel 2012 il calo è dello 0,7%.

Generali in “gestione Greco” conquista la scena sul listino milanese: il balzo è del 9,35% a 13,3 euro grazie a un utile operativo migliore delle attese e all’intenzione di aumentare gradualmente il dividendo da parte dell’Ad. E così il mercato promuove anche la mega pulizia di bilancio, peraltro attesa, che ha abbattuto l’utile dell’esercizio di oltre l’80% a 90 milioni. Tra le banche corrono anche Mediobanca +5,99% e la Bper +7,09%, che però chiude il 2012 con una perdita netta di 32,6 mln euro (+237,359 mln nel 2011) a causa dell’alto livello di accantonamenti su crediti in via prudenziale. Confermate la solidità patrimoniale con un Core Tier 1 ratio all’8,27%, la bassa leva finanziaria e la buona posizione di liquidità. Rcs, sospeso per eccesso di rialzo, sale del 6,6%.

In evidenza anche A2A +6,25%: i conti che segnano un ritorno all’utile nel 2012 (+260 milioni di euro) contro una pedita di 423 milioni nel 2011. Proposta una cedola di 0,026 euro per azione (doppia rispetto a quella di 0,013 distribuita nel 2012). Enel Green Power +5,58%.

Telecom Italia sale del 5,57%.Questa mattina Fitch ha confermato il rating BBB di Telecom Italia con outlook negativo a causa della debolezza dell’economia italiana. Oggi Il Consiglio dell’Agcom ha approvato uno schema di provvedimento relativo all’approvazione dell’offerta di riferimento per il 2013 dei servizi di unbundling sulla rete in rame di Telecom Italia. Nello schema di provvedimento, che sarà sottoposto a una consultazione pubblica tra i soggetti interessati, sono state definite le condizioni di offerta che si riferiscono al canone mensile di noleggio che gli operatori alternativi (OLO) versano a Telecom Italia.

Eni +3,12% dopo l’annuncio di una nuova politica di remunerazione degli azionisti che prevede un dividendo progressivo (nel 2013 a 1,10 euro, +2% sul 2012) e un nuovo programma di buyback. “Con la vendita di Snam siamo una società diversa: più Exploration&Production e meno regolata, più crescita e più volatilità, meno debito e più liquidità”, ha detto l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, che oggi ha presentato il piano strategico 2013-2016 illustrando la nuova politica di remunerazione.

Tra i titoli più piccoli sale Reply (+2,55%) che ha chiuso l’esercizio 2012 con un fatturato consolidato di 494,8 milioni di euro in crescita del 12,4% rispetto all’esercizio 2011. Il risultato netto è stato pari a 27,1 milioni di euro (+12,2%). Proposto un dividendo di 0,57 euro per azione.

In fondo al Ftse Mib in controtendenza Bpm -2,7%, Ubi -1,47%, Tod’s -1,33%, Pirelli -1,14%.

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