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Il crollo di Eni (Scaroni indagato) e l’escalation dello spread a quota 300 colpiscono la Borsa

La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati dell’ad Paolo Scaroni per il caso Saipem manda all’inferno il titolo Eni (-4,6%) che – insieme all’escalation dello spread Btp-Bund attorno a quota 300 – affonda la Borsa (-1,22%) – In controtendenza Mps (+4,08%), Impregilo (+4,47% tra Opa e contro-Opa) e, a sorpresa, Saipem (+5,26%) – Bene anche Fiat

Il crollo di Eni (Scaroni indagato) e l’escalation dello spread a quota 300 colpiscono la Borsa

Una nuova tegola si abbatte su Piazza Affari. L’ad dell’Eni Paolo Scaroni è indagato per corruzione internazionale nell’ambito dell’inchiesta su una presaunta maxitangente da quasi 200 milioni di euro per gli appalti Saipem in Algeria. Eni chiude in calo del 4,62% e manda in rosso il Ftse Mib -1,22%, peggiore d’Europa, affossato anche dalla nuova escalation al rialzo dello spread. Corre invece Saipem +5,26%.

Continuano anche le perquisizioni e le indagini sul fronte Mps che, complice le rassicurazioni di Viola sui derivati (Non ci sono altre Santorini), sale del 4,08%. In casa Fonsai invece sono finiti tra gli indagati per infedeltà patrimoniale anche i figli di Salvatore Ligresti, Paolo, Jonella e Giulia. I tre erano già indagati dalla Procura di Torino per falso in bilancio e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. La Guardia di Finanza ha perquisito le abitazioni di sei dei sette indagati tra cui quelle di Jonella e Giulia Ligresti mentre non risulta essere stata perquisita la casa di Paolo Ligresti, che si troverebbe al momento all’estero.

Negative anche le altre Borse europee appesantite dalla partenza debole in leggero rosso di Wall Street ad eccezione di Francoforte (+0,13%). Parigi cede l’1,15%, Londra l’1,06%. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones cedeva lo 0,85% e il Nasdaq lo 0,89%.

Le parole di Draghi, che ha mantenuto il costo del denaro allo 0,75%, non hanno rassicurato l’umore dei mercati: l’economia dell’Eurozona ha continuato a mostrarsi debole nel quarto trimestre del 2012 e nella prima parte del 2013 e “una lenta ripresa” sarà possibile solo nel corso del 201. Sulle prospettive di crescita “continuano a prevalere i rischi”. Per questo l’Eurotower proseguirà nella politica monetaria accomodante.

L’euro scende sul dollaro a 1,3396 (-0,94%) e il petrolio Wti cede lo 0,63% a 96,04 dollari per azione. Lo spread Btp Bund torna a toccare i 300 punti base dopo le parole di Draghi con rendimento al al 4,58% per poi chiudere in area 297 e rendimento al 4,57%.

A Piazza Affari tra i peggiori del FtseMib anche Snam -2,16%, Banco popolare -2,13%, Bpm -2,02%, Azimut -1,99%. Tra i titoli migliori del Ftse Mib Impregilo +4,47% a 4,022 euro che beneficia dell’Opa annunciata da Salini ieri sera a 4 euro e delle contromosse di Gavio. Il costruttore che detiene il 29,9% di Impregilo è pronto a valutare formalmente l’Opa lanciata da Salini ma per il momento tutte le strade sono aperte. Fiat +2,72% e Pirelli +1,45%.

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