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Il crollo del petrolio pesa anche su Piazza Affari ma le utilities riducono i danni

Il blocco del Canale di Suez manda a fondo i prezzi del petrolio e anche Piazza affari ne fa le spese, anche se la riscossa delle utilities vale a ridurre le perdite.

Il crollo del petrolio pesa anche su Piazza Affari ma le utilities riducono i danni

La cautela continua a dominare gli scambi sui mercati finanziari, in un quadro d’incertezza economica e pandemica in Europa che oggi affossa anche il petrolio. L’euro perde lo 0,35% contro il dollaro e il cambio si muove in area 1,177. Piazza Affari azzera le perdite nel finale e chiude piatta +0,04%, bilanciando i rialzi delle utility e le perdite nell’energia, mentre i conti annuali e le previsioni 2021 di molte società influiscono sull’appeal dei vari titoli. Resta in fermento l’editoria. 

La seduta è rosso pallido sul secondario: lo spread fra decennale italiano e tedesco sale a 96 punti base (+1,79), mentre il tasso del Btp scende a +0,58%. Intanto è andata bene la prima asta del Btp Short Term, il nuovo titolo messo sfornato dal Tesoro italiano per sostituire il Ctz. Nel primo collocamento il Buono a breve termine con scadenza fissata al 29/11/2022 ha totalizzato una domanda complessiva per 5,6 miliardi a fronte di un ammontare emesso pari a 4 miliardi di euro e un rapporto tra domanda e offerta di 1,41. Il rendimento si è attestato a -0,39 per cento. Nel resto d’Europa: Francoforte +0,1%; Parigi +0,08%; Madrid -0,41%; Amsterdam -0,12%; Londra -0,54%.

Wall Street si muove in prudente rialzo, dopo un avvio negativo, nell’attesa che Joe Biden tenga la sua prima conferenza stampa formale alla Casa Bianca. Il presidente dovrebbe annunciare un nuovo obiettivo per le vaccinazioni statunitensi contro il Covid-19, secondo quanto riferito da un funzionario alla Nbc, vale a dire 200 milioni di dosi di vaccino nei suoi primi 100 giorni di mandato, visto che l’obiettivo iniziale di 100 milioni di dosi è stato raggiunto lo scorso venerdì scorso. Biden potrebbe inoltre svelare un piano infrastrutturale ciclopico, da finanziare con un aumento del gettito fiscale.

Intanto l’economia a stelle e strisce dà nuovi segnali. Il pil del quarto trimestre è stato rivisto da +4,1% a +4,3%, perciò il 2020 si è chiuso in ribasso del 3,5% rispetto al 2019. È il peggior dato del Dopoguerra, ma migliore del previsto. Inoltre le nuove richieste dei sussidi di disoccupazione sono calate di 97.000 a 684.000 e questo è il miglior dato dall’inizio della pandemia. Intanto Jerome Powell, dopo due giorni di audizioni al Congresso, nel corso di un’intervista al programma Morning Edition di National Public Radio ha ribadito che qualsiasi cambiamento alla politica della Federal Reserve attualmente in vigore arriverà “gradualmente e con piena trasparenza” e solo dopo la completa ripresa dell’economia.

A frenare i listini inizialmente è stato l’andamento dei titoli finanziari e quello dei titoli energetici. D’altra parte il petrolio è in ritirata: il Brent perde il 3,7% e scende a 62 dollari al barile; il Wti  scambia intorno a 58,40 in calo del 4,6% circa. Il blocco del canale di Suez continua e pesa sul commercio mondiale, ma non basta nella seduta odierna a spingere gli acquisti sull’oro nero, che sembra soffrire piuttosto i timori sulla domanda dopo i nuovi lockdown imposti in Europa.

Anche la seduta di Piazza Affari si caratterizza perciò per una rotazione sui titoli. Perdono oggi Tenaris -2,67%, Saipem -1,37%, Eni -1,31% dopo l’impennata della seduta precedente. La blue chip peggiore del listino è Buzzi -4,37%, che nel corso della seduta ha accelerato al ribasso dopo la diffusione del conti 2020 chiusi con un utile netto di gruppo in rialzo del 45,2% a 560 milioni e con la proposta di una cedola a 25 centesimi. Sul 2021. Il gruppo ha parlato poi di una verosimile diminuzione del margine operativo lordo ricorrente. In rosso Nexi -3,3%.

Continuano le vendite su Leonardo (-1,02%), all’indomani di un pesante tonfo dovuto alla sospensione del progetto Ipo per la controllata Usa Drs, in quanto le avverse condizioni di mercato non ne hanno consentito un’adeguata valutazione. Deboli le banche. In particolare Banco Bpm -0,77% e Bper -0,75%. 

Moody’s ha rivisto però al rialzo l’outlook sul sistema bancario italiano a ‘stabile’ da ‘negativo’. La decisione, spiega l’agenzia di rating, riflette le aspettative che l’economia tricolore torni a crescere quest’anno dopo la forte contrazione del 2020 innescata dalla pandemia di coronavirus. La cima del listino viene conquistata invece dalle utility: Hera +3,4%, che festeggia risultati 2020 in linea con le attese e previsioni 2021 in miglioramento. Bene anche A2a +1,27%; Terna +1,11%; Snam +0,97%.

Progressi per Diasorin +1,64%; Stellantis +1,41%; Prysmian +1,56%. Telecom si apprezza dello 0,99%, con il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, che ha sollecitato le parti coinvolte nel progetto della rete unica a fare chiarezza “prima di Pasqua”.

Fuori dal paniere principale resta sotto i riflettori il settore dell’editoria, a seguito dell’accordo tra Google, 13 editori italiani e 76 testate per la News Showcase, il programma lanciato lo scorso anno dal colosso di internet per mettere a disposizione dei lettori contenuti approfonditi delle varie testate giornalistiche e di consentire a queste ultime di vedersi riconoscere un contributo e di beneficiare di strumenti per incrementare il traffico sui propri siti. In particolare si apprezzano Class +23,87%: Gambero Rosso +12,15%; Monrif +9,47%; Società editoriale il Fatto +5,07%; Il Sole 24 ore +4,79%.

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