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Il coronavirus non ferma il golf: si gioca in Florida

Al quinto major, in calendario da oggi a domenica, partecipa anche l’italiano Francesco Molinari, che si può muovere liberamente grazie al fatto che vive a Londra – In palio un montepremi record.

Il coronavirus non ferma il golf: si gioca in Florida

Il coronavirus non ferma il tour americano di golf, che questa settimana intende dare spettacolo con The Players, il cosiddetto quinto major, in calendario da oggi a domenica a Ponte Vedra Beach in Florida. Partecipa Francesco Molinari, che si può muovere liberamente grazie al fatto che vive a Londra e gioca stabilmente anche sul circuito Usa. Molinari ha cominciato la stagione malissimo ed è reduce da alcuni problemi alla schiena, ma non vuole rinunciare a un appuntamento così prestigioso come invece deve fare Tiger Woods, bloccato da molte settimane a causa di nuovi acciacchi. “Fisicamente sto bene – dice Molinari – anche se farò altri test prima dell’inizio della gara. Con il gioco vedremo come andranno le cose, poiché non mi sono potuto allenare secondo il mio solito”.

In Florida si assisterà a una vera parata di campioni, ci si batte per un montepremi record (15 milioni di dollari, 2,7 milioni per il primo), ma anche per la leadership mondiale, attualmente tornata in capo al grande Rory McIlroy. 

Nella 47esima edizione dell’evento, che si svolge per la 39esima volta consecutiva sul tracciato del TPC Sawgrass di Ponte Vedra Beach, difende il titolo proprio McIlroy, che proverà a riconfermarsi campione, impresa mai riuscita a nessuno fino ad oggi. Il field comprende i primi dieci giocatori del world ranking, 47 tra i top 50, 110 vincitori sul PGA Tour, (nuovo record per il torneo dopo i 109 del 2017) e undici campioni di FedEx Cup. Tra i più attendibili avversari del nord-irlandese ci sono Jon Rahm, numero due e ben deciso al sorpasso che non gli è riuscito nei primi tentativi, e i past winner Justin Thomas (2017) e Adam Scott (2004), mentre non sono al meglio, ma sicuramente in crescendo con obiettivo Masters (9-12 aprile), Dustin Johnson, Patrick Cantlay, Webb Simpson, Patrick Reed e Tommy Fleetwood. Ancora in ritardo, invece, Brooks Koepka, numero tre del mondo, che sta pagando lo stop dovuto all’infortunio al ginocchio.

Tra gli altri che possono aspirare a ruoli da protagonisti ricordiamo Bryson DeChambeau, Rickie Fowler, Sergio Garcia, Hideki Matsuyama, Jason Day, Phil Mickelson, Justin Rose e Tyrrell Hatton, a segno nell’Arnold Palmer. Indecifrabile Jordan Spieth, che non riesce a ritrovare il rendimento che l’aveva portato sul tetto del mondo.

Oltre al premio record il vincitore avrà l’esenzione sul circuito per cinque anni (ossia gli rimarrà la ‘carta’ indipendentemente dalla posizione nella money list) e per tre stagioni giocherà tutti i major.

Sul tour europeo invece ci si ferma. È stato rinviato a data da destinarsi l’Indian Open in programma dal 19 al 22 marzo sul percorso del DLF Golf & Country Club di Gurugram, nei pressi di Nuova Delhi in India. La decisione è stata presa congiuntamente dall’Indian Golf Union, dai due partener dell’evento, European Tour e Asian Tour, e dal title sponsor Hero MotoCorp Ltd, dopo i provvedimenti presi dal governo indiano a causa dell’emergenza Covid-19.

“Le restrizioni riguardanti i viaggi verso l’India – ha spiegato Keith Pelley, Chief Executive dell’European Tour – non avrebbero permesso a molti giocatori di partecipare al torneo, per questo motivo abbiamo deciso, insieme alle autorità locali, di posticiparlo”. E’ la quarta gara del circuito continentale che slitta dopo il Maybank Championship, il Volvo China Open e il Kenya Open.

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