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Il Comune di Milano vende la nuova metro M4 con gara pubblica. Rendimento minimo garantito oltre il 6%

Il Comune attualmente ha il 66% della società che gestisce la nuova linea blu, mentre fra i privati è Webuild quello con la quota maggiore. Il Comune potrebbe tenersi una quota, mentre tutti i soci privati vorrebbero uscire completamente. Molti i pretendenti

Il Comune di Milano vende la nuova metro M4 con gara pubblica. Rendimento minimo garantito oltre il 6%

Palazzo Marino sta cercando di mettere a punto il progetto di ricambio azionario per la M4 spa, la società che gestisce la nuova linea metropolitana blu di Milano ancora in costruzione che collegherà la parte ovest (San Cristoforo) con la parte est (aeroporto di Linate) della città.
Da qualche mese, secondo quanto riporta MF-Milano Finanza, i soci privati avevano manifestato la volontà di valorizzare la loro quota e ora si sarebbe trovato un accordo di massima con il Comune di Milano desideroso anch’esso di far cassa. Complessivamente hanno già impegnato capitali per circa 350 milioni nella società.

Dovrà essere indetta una gara pubblica

Nell’azionariato di M4 ci sono, oltre al Comune, WeBuild al 9,6%, Astaldi al 9,6% (ma da tempo parte del gruppo guidato da Pietro Salini), Hitachi Rail all’11,3%, quote minori per Atm (2,3%), Sirti (0,3%) e AnsaldoBreda (0,1%).
L’ente guidato dal sindaco Giuseppe Sala, in quanto soggetto pubblico, è vincolato a indire una gara pubblica per cedere (tutto o in parte) il suo pacchetto azionario per cui non avrebbe potuto procedere come i gruppi privati. Così, questi ultimi dovrebbero aggregarsi a Milano e si avrà una cessione congiunta delle quote con una gara a evidenza pubblica.

Il Comune potrebbe mantenere una minoranza, gli altri escono

Secondo il settimanale, il dossier in mano all’advisor Natixis, dovrebbe prevedere che tutti i soci privati decideranno di valorizzare completamente le loro quote, mentre il Comune si terrebbe solo una parte del suo 66%. Lo statuto per altro vincola l’eventuale cessione di quote al completamento dei lavori che, dopo diversi ritardi, è atteso nel 2024.

Dopo l’apertura della tratta Dateo-Linate, si attende la fermata chiave di piazza San Babila in pieno centro

A fine novembre è stata inaugurata la prima tratta (Dateo-Linate), per il momento poco utilizzata e poco strategica. La fermata-chiave sarà quella di piazza San Babila, in pieno centro, utile per altre connessioni. Sembra che adesso si stiano accelerando i lavori per aprirla, uno step che garantirebbe più facilità di manovra per metter mano allo statuto: un’eventuale uscita anticipata richiederebbe infatti l’approvazione di una modifica allo statuto da parte del consiglio comunale, anche se la decisione del Comune di Milano di vendere potrebbe semplificare ulteriormente qualsiasi iter.

Quali sono i pretendenti della linea blu che rende un minimo garantito oltre il 6%

Il desiderio di far cassa degli attuali soci potrebbe trovare soddisfacimento dall’interesse di alcuni fondi per la M4, come dimostra la scelta di F2i, del francese Vauban, dell’americano Meridian e altri fondi infrastrutturali di farsi già avanti. La concessione prevede un rendimento minimo garantito superiore al 6% e a lungo termine si potrebbero immaginare sinergie con la M5, l’altra linea metropolitana oggi interamente in mano ai privati (Ferrovie primo socio al 36,7%) e che nel 2021 ha generato utili per 6 milioni di euro.

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