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Il buon andamento di Wall Street rilancia le Borse europee

di Ugo Bertone – Gli Usa superano a pieni voti il doppio esame delle vendite al dettaglio (calate a maggio ma meno del previsto) e dei prezzi alla produzione – E ridanno ossigeno alle piazze finanziarie europee – A Milano (Ftse-Mib +1,2%), balzo in avanti di Fiat, delle banche e di Ansaldo Sts – Nomura promuove Campari e l’azione vola.

Il buon andamento di Wall Street rilancia le Borse europee

Trenta su trenta. Wall Street supera a pieni voti il doppio esame delle vendite al dettaglio (calate a maggio ma meno del previsto) e degli indici dei prezzi alla produzione di maggio (+0,2%). Dopo le prime due ore di contrattazioni, infatti, risultavano al rialzo tutte le 30 blue chips del Dow Jones (+1% l’indice). Segno positivo anche per l’S&P500 (+1,1%) e il Nasdaq (+1,2%).

 

La partenza lanciata delle Borse Usa, assieme alla tenuta dell’economia cinese (+13,3% la crescita annua della produzione industriale) ha rinvigorito la ripresa dei listini del Vecchio Continente. A Milano, l’indice Ftse-Mib sale dell’1,2%, Londra +0,7%, Parigi +1,4%, Francoforte +1,9%.

 

A favorire un clima più sereno è stato senz’altro l’esito favorevole delle aste del debito pubblico in Grecia ed in Spagna. Il mercato obbligazionario europeo, comunque, resta contrastato: scendono i rendimenti di Spagna (-1 pb a 5,4% per la scadenza decennale) e Italia (-3 a 4,7%), ma salgono quelli greci (+42 punti base al 16,9%), e portoghesi (+5 pb a 10,1%), che in mattinata hanno toccato il massimo storico (rispettivamente a 17,5% e 11,4%). Dopo l’esito favorevole, seppur con tassi in marginale ascesa, dell’asta italiana dei Btp a cinque anni, lo spread tra il decennale tedesco e il Btp si stringe a 175,3 punti dai 181 della chiusura di lunedì. Il rendimento del governativo decennale USA è balzato al 3,06% dal 2,99% di ieri.

Il dollaro si muove poco contro euro e viene scambiato a quota 1,443. Movimenti di poco conto anche per petrolio a 97,3 dollari, oro a 1.520 e argento a 34,7 dollari.

 

Il comparto bancario ha potuto trarre vantaggio dal clima più sereno dei mercati, grazie anche all’esito dell’aumento di capitale di Intesa (+2,27%). C’è stato netto afflusso di denaro su Mps (+2,12%), Banco Popolare (+1,74%) e Mediobanca (+1,28%). Respira pure Bpm (+0,97%), mentre resta debole Ubi Banca (-0,79%) ancora impegnata nella ricapitalizzazione.

 

EFFETTO RATING 1: UBS PREMIA FIAT CON UN BUY

EQUITA SIM PROMUOVE I TITOLI DELL’EXOR

Fiat si avvicina alla chiusura di Borsa con un rialzo del 2,95% e viene scambiata a 7,335 euro. Tra i driver del rimbalzo del titolo del Lingott merita citare la promozione a Buy da parte del report sul settore auto Europa di Ubs. Gli analisti della banca svizzera hanno scritto sche Fiat è da comprare “perché offre multipli bassi e un possibile rialzo degli utili” legato al consolidamento di Chrysler, un fattore che il mercato comincia a metabolizzare solo adesso, dopo il blitz che ha portato Fiat al controllo della società Usa. Sul podio degli investimenti preferiti da Ubs (che retrocede Bmw) ci sono anche Volkswagen e Renault. Durante l’incontro che si è tenuto ieri a Londra con gli investitori, Sergio Marchionne ha confermato l’obiettivo di vendere nel 2014 sei milioni di vetture grazie all’alleanza con Chrysler (contro gli attuali 4 milioni) mentre per l’anno in corso l’obiettivo è quello di arrivare a un utile netto di 300 milioni di euro e un debito industriale netto di 1,5-1,8 miliardi di euro. L’incontro di ieri ha come obiettivo il possibile lancio di un bond da un miliardo nei prossimi giorni.

A completare la buona giornata della scuderia Agnelli, oltre all’incremento superiore al 2% dei titoli di Industrial, spicca la conferma del rating Buy su Exor da prte di Equita sim.

 

 

 

EFFETTO RATING 2. NOMURA SPINGE ANSALDO STS

E (CON BOFA) FA BRINDARE I SOCI DELLA CAMPARI

 

Il calo di tensione sul fronte macro ha permesso di apprezzare le pagelle degli analisti in arrivo su diversi titoli, “oscurati” in queste settimane dall’intonazione negativa dei mercati. Ne ha tratto giovamento Ansaldo Sts, promossa a pieni voti da Nomura. Il titolo della società del segnalamento ferroviario rimbalza e guadagna più del 5% all’indomani della discesa che l’aveva portato in prossimità del minimo del 2011. Nel report (raccomndazione buy e target a 13 euro) si mettono in evidenza la forza del mercato di riferimento, le alte barriere d’ingresso che tengono basso il livello della concorrenza, le dimensioni del portafoglio ordini ed il tasso di successo nelle gare (una su due cui partecipa l’azienda della scuderia Finmeccanica).

Inoltre, è in pieno atto un boom del settore: Nomura stima che il mercato nel quale opera Ansaldo crescerà mediamente del 4,3% all’anno tra il 2010 ed il 2015. Nel 2011, l’azienda italiana sconterà gli effetti del congelamento della commessa per la tratta ferroviaria in Libia (fatturato -2%) ma nel 2012 la crescita dovrebbe essere del 14% e nel 2013 del 9%.

 

Nomura, forte del team degli analisti di Lehman Brothers rilevato dopo il fallimento della banca Usa, stamattina ha anche alzato il target price sul titolo Campari da 5,5 a 6 euro. E’ lo stesso prezzo obiettivo fissato ieri dagli analisti di Bank of America (Merrill Lynch). L’azienda si conferma un investimento a prova di frenata dei consumi: da inizio anno il titolo guadagna l’8%, contro il modesto +0,5% messo a segno dall’indice Ftse Mib.

 

CITIGROUP CONFERMA IL BUY SU TELECOM ITALIA (TP 1,30)

LA RISCOSSA NEL MOBILE E LE TARIFFE L’ARMA DI BERNABE

Citigroup ha confermato il giudizio Buy sulla società presieduta da Franco Bernabé con un target price di 1,30 euro. Gli analisti confidano in una seconda parte del 2011 in significativo miglioramento e nel raggiungimento dei target prefissati dalla società. La telefonia fissa dovrebbe beneficiare dell’aumento delle tariffe dal primo luglio e da uno scenario competitivo meno aggressivo. La telefonia mobile dovrebbe essere in grado di recuperare il gap con Vodafone nei ricavi da servizi grazie agl iinvestimenti sostenuti e alla rimodulazione del pricing. Nella nota si fa infine riferimento all’ottimo dividendo, che potrebbe essere ulteriormente alzato grazie al modesto payout ratio.

Intanto, il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, al termine della riunione per la definizione delle procedure di vendita delle radio frenquenze del cosiddetto dividendo digitale. Ha dichiarato che “se tutte le frequenze saranno vendute al prezzo base l’incasso sarà di 3,1 miliardi”.Il ministro ha anche detto che “è stata messa a punto una procedura affinché le frequenze oggi utilizzate dalle tv locali siano rese disponibili per il primo gennaio 2013”.

 

 

 

 

ACEA. IN ATTESA DOPO IL REFERENDUM

PER IL MOMENTO SI DA’ ALLE RINNOVABILI

 

Banca Leonardo promuove l’utility romana (ieri +0,27% nel finale di seduta), nonostante l’impatto che sui conti avrà l’effetto referendum. La società, comunque, ha già reagito alla “doccia fredda”, come conferma il comunicato emesso dopo il cda di ieri.

L’abrogazione delle norme previste dai Referendum non muta il posizionamento attuale di Acea nel mercato idrico nazionale. La Società rimane comunque in attesa dei necessari provvedimenti legislativi conseguenti, al fine di verificare la sostenibilità dei relativi investimenti programmati”. E’ già previsto, però, un eventuale piano B.” Alternativamente, Acea indirizzerà le proprie risorse in Italia negli altri business dove l’Azienda è parimenti leader (distribuzione e produzione elettrica, energie rinnovabili, trattamento e smaltimento dei rifiuti) e all’estero”.

 

 

 

REGALO DI NOZZE PER L’AZIONISTA BUFFON

IL TITOLO ZUCCHI E’ N.1 PER PERFORMANCE

 

 

Alla vigilia delle nozze del neo consigliere e socio Zucchi Gigi Buffon, la Borsa di Milano ha deciso di fare un gradito regalo al portiere della Nazionale e della Juventus: il titolo della società tessile ( +10,45% a 1,4160 euro) ha registrato la performance migliore della seduta. Al di là degli aspetti sentimentali, la spinta al rialzo viene dalla sigla dell’accordo di ristrutturazione del debito bancario della società che prevede la conferma delle linee a breve termine, la ridefinizione dei termini di rimborso per le linee di credito a medio/lungo termine e la revisione dei parametri finanziari. Nel corso dell’ultimo mese Zucchi ha guadagnato il 66%, addirittura il 191% da dodici mesi.

Nel pomeriggio, la stessa Zucchi ha comunicato in via ufficiale l’accordo di ristrutturazione del debito bancario ex art. 182-bis della Legge Fallimentare e di aver contestualmente proceduto al deposito, presso la sezione fallimentare del Tribunale di Milano, de lricorso per l’omologazione dello stesso.

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