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Il Brasile leader nell’export mondiale di pollo

Secondo stime della Fao entro il 2011 il Paese sudamericano coprirà un terzo del commercio mondiale, superando gli Stati Uniti – Inoltre continuerà a crescere la sua importanza nella produzione di altri prodotti agricoli di consumo mondiale

Il Brasile leader nell’export mondiale di pollo

Il Brasile si accinge al sorpasso. Per la prima volta potrebbe superare gli Stati Uniti in alcuni settori agricoli (carni, soia, miglio) che per più di 30 anni sono stati sotto il controllo degli esportatori americani, obbligando così gli importatori a rivedere le loro strategie di fornitura.
 Nel documento biennale sulla produzione agricola nel mondo, la Fao dichiara che “il Brasile diventerà quest’anno il maggior esportatore di pollo nel mondo, con un carico che potrebbe superare la soglia di 4 milioni di tonnellate, un terzo del commercio globale”. La diminuzione nelle vendite di pollo degli Stati Uniti, prevista per quest’anno, li toglierebbe dalla loro posizione di maggior esportatore del pianeta.
La Fao rileva che il Brasile è già il secondo produttore al mondo nel settore delle carni. Ha visto una rapida espansione che ha “più che compensato la crisi persistente dell’Argentina”. In questo Paese sono stati eliminati più di 1,5 milioni di impieghi nel settore.
Nel suo complesso la produzione brasiliana di soia raggiungerà i 76,9 milioni di tonnellate quest’anno, contro gli appena 61 milioni di due anni fa. La forbice si sta chiudendo: quest’anno per gli USA è prevista una produzione di 100 milioni di tonnellate. L’espansione brasiliana farà si che nel 2011 si registri un record storico nella produzione della soia di tutti i tempi: 464 milioni di tonnellate.
Per il Brasile il 2011 prevede un record anche nel miglio con una produzione di 60 milioni di tonnellate di cui 12 milioni saranno vendute all’estero.
Ma la crescita del Paese latino non scorre senza problemi. Non c’è dubbio che il Brasile occuperà uno spazio sempre maggiore in alcuni dei principali settori del consumo mondiale. Ma già inizia a soffrire per esaurire ciò che produce, bisogna tenere sott’occhio il consumo domestico. Inoltre la Fao avverte che le autorità dovranno cercare di trovare delle risposte adeguate alla mancanza di infrastrutture, all’eccessiva valutazione del real e agli elevati costi di produzione.

http://economia.estadao.com.br/noticias/negocios+agronegocio,brasil-vira-o-maior-exportador-de-frango-do-mundo,70496,0.htm

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