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Guerra Russia-Ucraina: Polonia e Slovacchia primi paesi Nato ad inviare aerei a Kiev. Xi Jinping a Mosca

Si muovono i paesi Nato: Polonia invierà subito 4 Mig-29, previsti altri a seguire. La Slovacchia approva l’invio di 13 caccia. Il presidente cinese in Russia dal 20 al 22 marzo: “Visita per la pace” ma un drone Made in China abbattuto in Ucraina

Guerra Russia-Ucraina: Polonia e Slovacchia primi paesi Nato ad inviare aerei a Kiev. Xi Jinping a Mosca

Continuano i bombardamenti su tutto il territorio ucraino da parte russa. Ma, mentre sul campo, la situazione rimane pressoché stazionaria sul fronte politico sale la tensione.

Ieri, la Polonia è stato il primo paese Nato ad annunciare di fornire a Kiev alcuni dei suoi aerei di derivazione sovietica, Mig-29. Il presidente polacco Andrzej Duda ha aperto all’invio dei primi quattro jet con ulteriori 12 aerei che saranno inviati successivamente. Sul territorio polacco è stata smantellata anche una rete di spionaggio russo che secondo il ministro della Difesa, Mariusz Blaszczak, stava preparando attività di sabotaggio sul territorio per “destabilizzare le relazioni polacco-ucraine”.

Anche la Slovacchia invierà aerei a sostegno di Kiev

Dopo la Polonia, anche la Slovacchia ha confermato il piano di consegnare 13 aerei Mig-29 all’Ucraina, lo ha annunciato il primo ministro slovacco, Eduard Heger: “Abbiamo preso una decisione costituzionalmente legittima. La presidente Zuzana Caputova è informata di tutto”, ha dichiarato Heger. I caccia slovacchi erano stati messi a terra lo scorso settembre e non vengono utilizzati. Oltre agli aerei, la Slovacchia consegnerà all’Ucraina anche una parte dei sistemi missilistici Kub.

Gli aerei da combattimento che Polonia e Slovacchia forniranno all’Ucraina saranno “distrutti”. È l’avvertimento lanciato dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov che ha anche affermato di come questo sia un “segno dell’aumento del coinvolgimento Nato“.

Gli Usa approvano la decisione ma dicono ancora no agli F16

Gli Stati Uniti applaudono alla scelta di invio di aerei a sostegno di kiev, “decisione sovrana, che rispettiamo” è stato il commento del portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby, ribadendo ancora il No all’invio di F-16 americani: “la fornitura di F16 per ora non è sul tavolo”. Di parere negativo anche la Germania e l’Unione Europea anche se il premier danese Mette Frederiksen ha confermato che se ne sta discutendo: “C’è qualcosa che stiamo discutendo nel gruppo dei Paesi alleati, è un grande desiderio ucraino”, ha dichiarato Frederiksen. Anche il ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen, ha aperto alla possibilità dichiarando che la Danimarca è “aperta all’idea”, sottolineando che “a un certo punto potrebbe essere necessario guardare al contributo dei caccia”.

Droni: continua lo scontro tra Usa e Russia, abbattuto un drone cinese “commerciale”

La diatriba tra Usa e Russia sull’abbattimento del drone americano sul Mar Nero prosegue. Dopo che gli Stati Uniti hanno smentito la versione russa diffondendo il video dello scontro, il Cremlino è stato costretto a confermare di aver colpito il drone poiché si trovava “in violazione dei confini dell’area del regime temporaneo per l’uso dello spazio aereo”. I piloti russi che hanno abbattuto il drone riceveranno anche un riconoscimento statale dal governo ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca. Intanto, secondo quanto reso noto dalla Cnn, le forze russe hanno raggiunto il luogo dell’incidente per recuperare i resti del drone. Il drone è caduto in acque internazionali a circa 70 miglia a sud-ovest della Crimea ma non è chiaro se i russi siano in grado di recuperarlo.

Sempre la Cnn, ha affermato che un drone cinese per uso civile, ma riadattato e armato per la guerra è stato abbattuto dall’esercito di Kiev nell’Ucraina orientale nella notte fra venerdì e sabato scorso. Il drone era un Mugin-5, un uav commerciale realizzato da un produttore cinese disponibile per la vendita al prezzo di circa 15 mila dollari sui siti web del mercato cinese.

La Cina, accusata di inviare armi a Mosca, ha ribadito che ha sempre svolto “una normale cooperazione economica e commerciale con i Paesi di tutto il mondo, inclusa la Russia, sulla base dell’uguaglianza e del vantaggio reciproco”.

Xi Jinping in visita a Mosca dal 20 al 22 marzo

È ufficiale la visita di Xi Jinping in visita in Russia dal 20 al 22 marzo.

“Su invito del presidente della Federazione russa Vladimir Putin, il presidente Xi Jinping effettuerà una visita di Stato in Russia dal 20 al 22 marzo. La visita riguarderà l’amicizia volta ad approfondire la fiducia reciproca tra Cina e Russia“, ha riferito il ministero degli Esteri cinese. Sarà una visita “per la pace in Ucraina” ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin. L’obiettivo cinese – spiega il portavoce – è di “mantenere la pace nel mondo e promuovere lo sviluppo comune sono gli scopi della politica estera cinese. In Ucraina la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace, del dialogo e della correttezza storica”.

La visita del presidente cinese a Mosca servirà a discutere “la cooperazione strategica” tra i due Paesi, è stata la nota del Cremlino. I colloqui tra i due presidenti inizieranno il 20 con una cena informale ma sarà il 21 marzo il giorno dei negoziati.

Putin, intanto, dopo aver incontrato Assad, ha ricevuto l’appoggio della Siria nel riconoscimento dei nuovi confini russi.

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