NUOVA PUNTATA DEL DRAMMA GRECO, STOP DELLE BORSE. TELECOM -1,1%: MEDIOBANCA NON VENDERA’ A VIVENDI
La tragedia greca non ha ancora esaurito l’ultimo atto. Alcuni creditori di Atene, A Partire dal Fmi, hanno messo in dubbio la credibilità dei piani presentati da Tsipras, a partire dall’effetto dei tagli previdenziali e dall’ammontare delle entrate fiscali. E così nel corso della giornata la fiducia dei mercati ha ceduto di nuovo spazio al nervosismo.
Piazza Affari chiude con un ribasso dello 0,53% a quota 23.443, peggio del parigino Cac 40 -0,24%, ma meglio di Francoforte -0,62% e Madrid -0,71%. Londra +0,15% è in terreno positivo. La Borsa di Atene ha perso l’1,7%, dopo due giorni di ampi rialzi. Il rendimento del bond greco a 2 anni sale dell’1,1% al 21%.
Le tensioni si sono sentite soprattutto nel comparto bancario. Unicredit perde l’ 1,1%. Intesa -1% nonostante la notizia che People’s Bank of China ha in pancia il 2,0% del capitale di Intesa Sanpaolo. Carige -5,4% alla vigilia della chiusura dell’aumento di capitale.
Tonfo di Monte Paschi -2,3%. Banco Popolare -0,3%, Pop.Milano -0,2%. Alberto Nagel ha confermato che Mediobanca cederà entro la prossima settimana l’1,6% di Telecom Italia -1,1%. Ma ha escluso la cessione a Vivendi che, per ora, potrebbe accontentarsi dell’8,3% ex Telefonica. Poco mossa Eni +0,1%. Enel -1%.
La peggiore blue chip è Yoox con un ribasso del 3,8%. Ferragamo -1,14%. Tra i titoli in controtendenza Mediaset +0,5% dopo le anticipazioni della Rai su miglioramento della raccolta pubblicitaria. Sale anche Cairo +2,5%.