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Governo Letta, oggi l’annuncio dei ministri

Letta ieri ha avuto un colloquio con il primo ministro dimissionario Mario Monti per parlare di “programma e architettura del governo” – In serata contatti telefonici con Berlusconi: il nodo col Pdl è la formazione della squadra, ma il vero pericolo arriva dal Pd stesso: alcuni parlamentari pronti a votare contro la fiducia.

Governo Letta, oggi l’annuncio dei ministri

Il premier incaricato Enrico Letta non scioglierà la riserva sulla formazione del Governo prima di stasera. Lo hanno riferito fonti del suo staff. Entro oggi è possibile anche che, una volta presentata la lista dei ministri a Napolitano, si tenga il giuramento della nuova squadra dell’Esecutivo. Tutto dipenderà da come si risolveranno le trattative di queste ultime ore fra Pd e Pdl. Il discorso di insediamento alle Camere e il voto di fiducia dovrebbero svolgersi a partire da lunedì.

Letta ha riferito ieri al Capo dello Stato l’andamento delle consultazioni di giovedì, poi ha avuto un colloquio con il primo ministro dimissionario Mario Monti per parlare di “programma e architettura del governo” e infine altri contatti, soprattutto telefonici, con Silvio Berlusconi.

“Sono stato lungamente al telefono con i miei –  ha detto il Cavaliere -, mi hanno detto che le cose procedono bene e che non si è parlato di ministeri e di nomi ma delle cose da fare. Da parte del presidente incaricato c’è stato un atteggiamento molto positivo e sono venuti via da questo incontro, che è durato quasi due ore, molto confortati. Non mi è parso che ci fossero problemi veri. Certamente non possiamo pretendere un accordo al 100% però li ho sentiti molto confortati e anche Brunetta era assolutamente convinto del buon esito dell’incontro”.

Ecco i nomi più probabili per i principali dicasteri: 

Economia: Amato o Saccomanni 
Esteri: Monti o D’Alema
Interno: Cancellieri
Giustizia: Vietti o Severino
Lavoro: Brunetta, Treu o Fassina
Scuola: Lupi o Gelmini
Sviluppo: Franceschini o Brunetta 
Beni Culturali: Buitoni o Bernini
Difesa: D’Alema o Alfano
Sanità: Lupi o Franceschini 
Pari opportunità: Carfagna

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