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Google pronta ad offrire servizi bancari dal 2020

Google offrirà presto conti correnti ai consumatori, diventando l’ultimo leader della Silicon Valley a entrare nel campo delle attività finanziarie. Il progetto di Google, il cui nome in codice è “Cache”, porterà al lancio di un conto di deposito bancario, in collaborazione con altri istituti finanziari.

Google pronta ad offrire servizi bancari dal 2020

Il prossimo anno, Google offrirà conti correnti in collaborazione con il gruppo bancario Citigroup e un piccolo istituto di credito presso la Stanford University, i quali terranno la gestione operativa di tutte le attività finanziarie. Ecco perchè non si parla di una Banca Google in sé ma di un servizio finanziario per attrarre ancora più clienti.

La maggior parte degli sforzi precedenti di Google si era concentrata su carte di credito e piattaforme di pagamento. Nel 2001 venne lanciato Google Wallet, un servizio in grado di semplificare i pagamenti utilizzando uno smartphone al posto di carte di credito. Mentre nel 2018 nasceva Google Pay, con lo scopo di rendere funzionante il servizio di pagamenti sia nei negozi che nelle piattaforme digitali.

Come parte di un progetto in codice Cache, la società diventerà l’ultimo gigante della Silicon Valley a cimentarsi nello spazio bancario, secondo il Wall Street Journal.

Il nuovo conto corrente sarà collegato all’applicazione preesistente Google Pay, lasciando pensare che sarà più facile ed efficace da utilizzare.

I precedenti tentativi di Apple e Facebook hanno riscontrato diversi ostacoli con i consumatori che sono diventati sempre più scettici riguardo alla fornitura di informazioni personali a grandi aziende tecnologiche.

Come annunciato da Caesar Sengupta, il dirigente di Google che sta seguendo da vicino tutta l’operazione bancaria, ” stiamo esplorando il modo in cui possiamo collaborare con banche e sindacati negli Stati Uniti per offrire conti correnti intelligenti tramite Google Pay, aiutando così i clienti a beneficiare di utili approfondimenti e strumenti di budget, mantenendo i loro soldi in un conto assicurato. Se possiamo aiutare più persone a fare più cose in modo digitale, sarà un bene per Internet e per noi”. Questo potrebbe essere un percorso più lungo, ma sicuramente più sostenibile.

Inoltre, Google assicura di non voler vendere i dati finanziari dei propri clienti. Altri funzionari hanno espresso preoccupazione nella supervisione finanziaria. Questo perché i conti bancari includono informazioni estremamente sensibili per loro stessa natura e il grande colosso dovrà essere in grado di dimostrare la propria “buona fede”. Ed è proprio per questo motivo che Google vuole adottare un approccio più morbido e collaborativo con il sistema finanziario. Tuttavia, convincere gli utenti a consentire l’accesso ai propri dati potrebbe essere più difficile di quanto si creda. Specialmente in questo momento, in cui Google si ritrova nell’occhio del ciclone da parte di utenti e autorità proprio per quanto riguarda la tutela della riservatezza degli utenti.

In sintesi, se quanto affermato dovesse avverarsi, Google potrebbe seriamente essere la prima tra le grandi società tecnologiche ad offrire servizi finanziari completi, dai conti correnti ai prestiti bancari.

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