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Golf, tempo di major: US Open al via

I partecipanti sono 156 (provenienti da 23 paesi), quasi la metà, compresi 11 dilettanti, arrivano dalle varie gare di qualifica che si sono svolte nelle scorse settimane in giro per il mondo: Matteo Manassero è uno di loro

Golf, tempo di major: US Open al via

Finalmente Matteo Manassero torna fra i grandi del golf. Il veronese è oggi ai tee di partenza del secondo major di stagione, lo US Open, edizione 116, in corso all’Oakmont CC, in Pennsylvania, fino a domenica. Si tratta di una delle gare più importanti dell’anno, comune a tutti i circuiti, dove si può assistere a una parata di stelle, fra cui brillano il numero uno del mondo Jason Day, il numero due Jordan Spieth, il numero tre Rory McIlroy.

I partecipanti sono 156 (provenienti da 23 paesi), quasi la metà, compresi 11 dilettanti, arrivano dalle varie gare di qualifica che si sono svolte nelle scorse settimane in giro per il mondo. Matteo è uno di loro. Un ragazzo di 24 anni che ha già vinto quattro tornei sul tour europeo, che a 16 anni ha disputato il suo primo Masters, che nel 2013 ha giocato il suo ultimo US Open, un talento un po’ appannato, pronto a brillare di nuovo. D’altra parte il golf pretende dedizione, forza di volontà e sofferenza e non ci sono campioni immuni dalle umiliazioni, come insegna Tiger Woods.

Manassero è stato nei primi 50 giocatori del mondo, oggi è il numero 786, lontano anni luce dalla vetta. Speriamo abbia toccato il fondo e che, da Oakmont, parta la sua risalita verso l’Olimpo degli Dei, dove, prima della Ryder 2022, sarebbe bello veder sventolare di nuovo una bandiera tricolore. L’azzurro nei primi due giorni giocherà con l’americano Daniel Berger, un altro ragazzo straordinario e in gran forma, reduce dalla vittoria nel FedEx St. Jude Classic la scorsa settimana.

Il field comprende 59 dei primi 60 giocatori del mondo; difende il titolo Jordan Spieth, che non è in stato di grazia come l’anno scorso, ma che ha sempre molte frecce nel suo arco. Il giocatore più forte del momento è Jason Day e naturalmente il più quotato al botteghino: ha già vinto tre tornei nel 2016 come il WGC Match Play, l’Arnold Palmer Invitational e The Players, e non vede l’ora di aggiungere un major alla sua collezione. Poi c’è Rory, un cavallo pazzo, che, se sfodera l’ardore mostrato in Irlanda, non avrà rivali.

La lista degli aspiranti al titolo però è ancora lunga e comprende il campione Masters Danny Willett e il mitico Phil Mickelson, al quale manca solo questo trofeo per completare il Grande Slam.  A contribuire allo spettacolo ci saranno Bubba Watson, Rickie Fowler, Dustin Johnson, Henrik Stenson, Adam Scott, Justin Rose, Sergio Garcia, Martin Kaymer, Charl Schwartzel, Louis Oosthuizen e il neo pro Bryson DeChambeau. Fra i campioni del passato Ernie Els e Angel Cabrera, entrambi vincitori dell’US Open proprio su questo campo, rispettivamente nel 1994 e nel 2007. È importante ingranare subito la marcia giusta, perché nel weekend giocheranno solo i primi 60 qualificati e i pari merito.

Il tracciato è un par 70, di 6500 metri, molto impegnativo e preparato per mettere in difficoltà i concorrenti. Il montepremi è di 10 milioni di dollari; 1,8 milioni di dollari sono per il primo classificato. Il torneo viene trasmesso in diretta su Sky Sport 2 HD con collegamenti a partire dalle 17 di oggi.

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