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Golf, Rory cerca conferme nel match play in Texas

Comincia oggi è il campionato del mondo match play, confronto diretto fra i migliori 64 giocatori del World Ranking – Rory McIlroy è campione in carica, anche se il nord-irlandese quest’anno non ha sfoderato ancora il suo gioco migliore.

Golf, Rory cerca conferme nel match play in Texas

Come una musica in crescendo il golf offre spettacoli sempre più belli una settimana dopo l’altra. L’appuntamento che comincia oggi è con il campionato del mondo match play, confronto diretto fra i migliori 64 giocatori del World Ranking. La gara, il Dell Match Play, che si svolge a Austin in Texas, è di quelle da seguire per tanti motivi: perché si tratta del secondo World Golf Championship, dopo il Cadillac di Miami e ha un montepremi altissimo, pari a 9,5 milioni di golf, 1,620 milioni solo per il primo; perché è un torneo comune sia al circuito americano sia a quello europeo e in ordine di importanza viene soltanto dopo un major; perché è una gara particolare, dove i giocatori non si misurano con il campo, ma direttamente gli uni contro gli altri, buca dopo buca; perché è una sfida fra numeri uno, da Jordan Spieth a Jason Day, da Rory McIlroy a Bubba Watson, da Rickie Fowler a Adam Scott; perché è una gara lunghissima, a eliminazione, che comincia oggi e finisce domenica. Insomma le ragioni per seguire questo serrato confronto sono tante e fra queste vale la pena di ricordare il fatto che Rory McIlroy è campione in carica, anche se il nord-irlandese quest’anno non ha sfoderato ancora il suo gioco migliore.

La settimana scorsa, dopo la vittoria di Jason Day all’Arnold Palmer Invitational, Rory è scalato al terzo posto nell’ordine di merito mondiale e questa settimana vorrà sicuramente recuperare. Il golf però è uno sport imprevedibile e la formula match play è la più bizzarra, non premia chi conclude 72 buche con il minor numero di colpi, ma chi ha i nervi più saldi per prevalere sul suo diretto avversario. “È una questione di sprint – sostiene Rory – perché non si ha tanto tempo di prendere il ritmo. Molto dipende dalle prime 18 buche”. Si tasterà il terreno anche per la Ryder Cup: “chi vincerà fra un europeo e un nordamericano, se ci saranno sfide di questo tipo, si porterà sicuramente dietro un vantaggio psicologico per la Ryder”.

Insomma è un appuntamento tutto da gustare, al quale, purtroppo, non partecipano giocatori italiani. C’è da segnalare però che la settimana scorsa a Bay Hill Francesco Molinari (nono) ha finalmente conquistato una top ten e rosicchiato tre posti nel World Ranking, salendo in 78esima posizione.

Il match play che Sky Sport comincerà a trasmettere questa sera, garantendo una copertura televisiva importante, è suddiviso in 16 gironi, di 4 giocatori con altrettante teste di serie: si parte da Spieth a scalare, quindi Day, Rory, Bubba, Fowler, Scott, Justin Rose, Dustin Johnson, Patrick Reed, Danny Willet, Branden Grace, Hideki Matsuyama, Sergio Garcia, Zach Johnson, Brandt Snedeker, Louis Oosthuizen. Oggi, domani e venerdì i 64 giocatori disputeranno ogni giorno 32 match play, in modo che tutti giochino con tutti nei singoli gruppi (tre incontri). Al termine di questo tour de force, sabato, i migliori 16 si affronteranno in match play a eliminazione diretta; nella stessa giornata gli otto sopravvissuti passeranno ai quarti. Grande conclusione domenica con semifinali e finale.

Sempre su Pga Tour, ma a Porto Rico, debutta anche Renato Paratore, nell’open che si gioca a partire da giovedì al Coco Beach Golf & CC di Rio Grand. Si tratta di una gara per chi non può accedere all’importante WGC, ma pur sempre di buon livello, con tre milioni di dollari in palio, 540mila dei quali per il vincitore. Per il giovanissimo giocatore romano è un’ottima occasione per fare esperienza in un contesto molto formativo. Del field fanno parte infatti giocatori famosi come Ian Poulter, Luke Donald, Graham DeLaet, Brendon de Jonge, Retief Goosen, George Coetzee, Aaron Baddeley.

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