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Golf, parla il grande ex Costantino Rocca: “Molinari e Manassero perfetti per l’Augusta National”

Il grande campione italiano Costantino Rocca sceglie Graeme McDowell come favorito per il Masters che comincia fra due giorni. “Non scommetto su Francesco e Matteo per scaramanzia, ma il loro gioco si adatta benissimo ad Augusta” – Tiger? “È ancora il numero uno e tornerà in forma come prima”.

Golf, parla il grande ex Costantino Rocca: “Molinari e Manassero perfetti per l’Augusta National”

Costantino Rocca è il veterano dei campioni italiani ancora in attività e il suo swing, a 58 anni, è potente e preciso come quello di un ragazzo. È stato il primo azzurro a vincere sul tour dei grandi, a battere Tiger Woods in un testa a testa memorabile nella Ryder Cup del 1997, a sfiorare la vittoria al British Open del ’95, dopo un’epica battaglia contro John Daly, a dominare per ben 5 volte sull’European Tour. Insomma è uno che di golf se ne intende parecchio, anche quando si tratta di Grande Slam. “Il mio più bel ricordo di Augusta – dice – è un 11 alla buca 15. Un campo davvero impossibile”. 

Rocca gioca ancora e bene sul senior tour e ogni tanto, per divertimento e per passione, fa una Proam. È in una di queste occasioni che lo incontriamo, al Golf Club Bologna, per fare un pronostico sul Masters che comincia giovedì.

“Il mio favorito – dice – è Graeme McDowell, un giocatore solido, regolare, che ha la giusta maturità per un campo difficile come l’Augusta National. Se dovessi scommettere punterei su di lui”. Il nord-irlandese ha già vinto un major in carriera, lo Us Open del 2010, quindi è un giocatore che non cede all’emozione e alla paura quando si trova al cospetto di un Major. Anzi, in quel momento trova la giusta concentrazione. il suo miglior piazzamento al Masters, per ora, risulta il dodicesimo posto del 2012. In questa stagione non ha ancora centrato una vittoria, ma ha dimostrato tutta la sua grinta, se mai ce ne fosse stato bisogno, al WGC Match Play di febbraio. In Georgia non parte fra i favoriti, ma Rocca potrebbe vedere più lontano dei bookmaker. 

“Non voglio azzardare previsioni sugli italiani – aggiunge il campione bergamasco – per scaramanzia. Dico solo che sono due fuoriclasse con la giusta taglia per indossare la giacca verde, perché sono precisi nel gioco lungo, una qualità che conta più di molte altre ad Augusta”. Manassero, poche settimane fa, ha detto che fra i suoi obiettivi c’è quello di vincere un Major, potrebbe essere questa la volta buona? “Non lo so – risponde Rocca – però Matteo ha il talento per conquistare un titolo del Grande Slam. I dati oggettivi sono dalla sua parte, perché è giovanissimo e quindi ha davanti a sé tutto il tempo che vuole, ha già vinto quattro tornei in carriera, a soli 20 anni, e soprattutto ha, come si dice, la ‘testa’ e questa fa la differenza su un campo da golf, perché distingue i grandi campioni da tutti gli altri”. 

A proposito di grandi campioni è inevitabile parlare di Tiger Woods: la sua assenza rende monca quest’edizione del Masters? “Non credo, un Major è una partita difficile per tutti, anche per Tiger, che in queste condizioni non poteva partire favorito. Lo spettacolo ne soffrirà un po’, ma ci sono tanti ragazzi in gamba là fuori e l’Augusta National è un percorso talmente difficile che non mancheranno le sorprese”. Domenica sera avremo un nuovo numero uno del mondo? “Può darsi. Adam Scott, è il numero due, e sembra il più papabile, tanto più che ha sfiorato un Open Championship e ha già vinto il Masters nel 2013. Perché non dovrebbe replicare quest’anno? Per ora comunque il numero uno è ancora Tiger Woods e sono convinto che quest’operazione alla schiena non rappresenta la fine della sua carriera. Tiger tornerà forte come prima. Ha solo 38 anni, non gli mancheranno le occasioni di vincere di nuovo, persino qualche torneo del Grande Slam”.

E Il futuro di Rocca? “Oggi mi sto divertendo, ma ho ancora voglia di giocare sul senior tour, almeno per un po’”.

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