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Golf, la seconda volta di Gallacher: lo scozzese vince a Dubai, grande torneo dei Molinari

Tiger in affanno al 41esimo posto – Torneo epico anche per i fratelli Edoardo e Francesco Molinari, rispettivamente classificati nono e 13esimo.

Golf, la seconda volta di Gallacher: lo scozzese vince a Dubai, grande torneo dei Molinari

Dopo 72 buche emozionanti, con tutti gli scenari aperti fino alla 18, lo scozzese Stephen Gallacher ha prevalso con 272 colpi (16 sotto il par) per il secondo anno di seguito al Desert Classic, il torneo che si è chiuso ieri all’Emirates Golf Club di Dubai.

In 25 anni di vita di questa gara nessun campione in carica aveva ripetuto l’impresa per due edizioni di seguito. Ci e’ riuscito Gallacher, uno scozzese di 40 anni, con tre sole vittorie sul tour europeo. Nessuno ci avrebbe scommesso alla vigilia, invece Stephen è stato capace di stupire e tenere testa a campioni del calibro di Tiger Woods e Rory McIlroy, mettendo a segno, fra l’altro, un terzo giro spettacolare con nove colpi sotto il par nelle seconde buche.

Torneo epico anche per i fratelli Edoardo e Francesco Molinari, rispettivamente classificati nono e 13esimo. Edo, in particolare, ha fatto sognare per quattro giorni i suoi tifosi italiani, mostrando un gioco potente e regolare e un putt solido, tanto da classificarsi nelle statistiche ai primi posti sui green.  Il giocatore torinese e’ stato tradito forse dall’emozione nelle ultime nove buche, quando il finale era ancora tutto da scrivere. La perdita di due colpi alla 11 e alla 12, proprio sui green dove era stato così bravo, ha messo la parola fine ai suoi sogni di gloria. Molinari ha però mostrato di essere ancora padrone del suo gioco, dopo un 2013 caratterizzato da problemi al polso, il che fa ben sperare per l’intera stagione e la sua eventuale partecipazione alla Ryder Cup. 

Ancora un ottimo piazzamento anche per Francesco Molinari, modesto, simpatico, talentuoso, giunto a un colpo dal fratello con un ultimo giro con tre birdie e nessun bogey. Francesco è a digiuno di vittorie da oltre un anno, ma dimostra ogni volta di avere ancora molte potenzialità da esprimere. Bene Marco Crespi, in 48esima posizione con un totale di -5 colpi sotto il par. Peccato invece per Matteo Manassero, che non ha nemmeno passato il taglio. 

Del resto il golf regala gloria e denaro, ma anche amarezze persino ai numeri uno. Nel sa qualcosa Tiger Woods che anche a Dubai, dopo la delusione di San Diego, si è dovuto accontentare del 41esimo posto. Il fenomeno americano e’ ancora l’unico divo di questo sport, ma fa sempre più fatica a restare all’altezza della sua fama. Ovviamente non può sempre vincere, ma in questa stagione non ha ancora ingranato la marcia giusta e soprattutto non ha trovato lo swing per il drive. Il confronto con McIlroy, i primi due giorni, è stato implacabile. Rory, lungo, preciso, determinato sembrava destinato a vincere il Desert con facilità.

Dopo 36 buche si aveva la netta sensazione che il gattino si fosse mangiato la tigre. Nessuno però aveva fatto i conti con Gallacher,  che ha continuato a macinare belle buche, innescando il turbo nel terzo giro. Menzione d’onore infine per Emiliano Grillo, argentino di 22 anni che ha mostrato un gioco pirotecnico e che ha mancato la coppa di un soffio, piazzandosi secondo a un colpo dallo scozzese.

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