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Golf, infuria la battaglia al campionato del mondo match play

Infuria la battaglia nel campionato del mondo match play, in corso a Austin, in Texas. In campo ci sono i migliori giocatori di tutti i circuiti, che si battono per il titolo. Le teste di serie più importanti sono il numero uno del world ranking, Dustin Johnson, il numero due, Rory McIlory e a seguire Hideki Matsuyama, Jordan Spieth, Justin Thomas.

Golf, infuria la battaglia al campionato del mondo match play

Infuria la battaglia nel campionato del mondo match play, in corso a Austin, in Texas. In campo ci sono i più bravi e agguerriti giocatori di tutti i circuiti, che si battono per il titolo, ma anche per mantenere o avvicinarsi alla leadership mondiale. Le teste di serie più importanti sono il numero uno del world ranking, Dustin Johnson, il numero due, Rory McIlory e a seguire Hideki Matsuyama, Jordan Spieth, Justin Thomas. 

Da due anni è stata adottata una nuova formula che garantisce a tutti almeno tre incontri. I primi 64 concorrenti dell’ordine di merito mondiale (assenti a parte) sono stati divisi in 16 gruppi di quattro e hanno cominciato ad affrontarsi ieri, in un girone all’italiana, ossia ognuno incontra gli altri tre. Per questo la gara è cominciata un giorno prima del solito e durerà un giorno di più. 

Il match play infatti è una formula ormai rara nelle gare di golf, una sfida testa a testa fra giocatori invece che fra i giocatori e il campo. Uno spettacolo molto più divertente per il pubblico, ma meno meritocratico. In un match play spesso le previsioni vengono ribaltate dai partecipanti più anonimi, che hanno il vantaggio psicologico di rivalersi sui big, un po’ come nel calcio, quando una squadra, dopo una partita in sordina, fa gol di contropiede. 

Al termine dei tre incontri i 16 vincitori di ciascun raggruppamento sono ammessi agli ottavi che si svolgeranno insieme ai quarti ,sabato 25 marzo, con semifinali e finali per primo e terzo posto domenica 26 marzo. Tutti gli incontri sono su 18 buche. Difende il titolo Jason Day, che in poche settimane è sceso da leader mondiale a numero 3. 

Di questa élite internazionale fa parte Francesco Molinari, che inanellando ottimi piazzamenti ogni settimana, ora è numero 29 del mondo. 

Il torinese affronta per la settima volta questa gara; è nel gruppo 8, insieme ad Alex Noren, testa di serie, Bernd Wiesberger e Thongchai Jaidee. Apparentemente è un girone non impossibile, fatto di giocatori nati sul circuito europeo e che si conoscono bene. Per questo però non offre i vantaggi psicologici, di cui sopra. 

Il montepremi è di 9,750 milioni di dollari

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